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Come eliminare le tossine dal corpo? scopri qui cosa sono le tossine, da dove arrivano, dove e perchè si accumulano e il ruolo chiave del drenaggio naturale.

     


Drenaggio: perchè è fondamentale farlo durante i cambi di stagione

Con l’avvicinarsi della fine dell’inverno, i meccanismi fisiologici di detossificazione dell’organismo diventano meno efficienti. E’ risaputo infatti che nel periodo invernale si tende ad accumulare più tossine del normale metabolismo come conseguenza di una minore attività all’aria aperta e del lavoro in ambienti con aria viziata: tutto ciò ci porta ad una ridotta ossigenazione dei nostri tessuti e non solo! ciò determina l’accumulo di cataboliti, tra i quali l’anidride carbonica e l’acido urico, e l’acidificazione tissutale.

Perchè la primavera è la stagione ideale per eliminare le tossine dal corpo? E come?

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, la primavera è il periodo dell’anno in cui la funzionalità epatica e la disintossicazione sono più attive e rappresenta perciò il momento migliore per intraprendere un trattamento drenante. Sottoporsi periodicamente ad un trattamento drenante e disintossicante dovrebbe essere la prassi: è infatti noto che l’organismo lavora a pieno regime se gli organi sono puliti, svolgendo meglio il loro lavoro di sostegno, filtro e pulizia dell’organismo dalle nostre nemiche: le tossine!


L’importanza degli organi emuntori

Gli emuntori (dal latino “emungere”, tirare fuori”) sono gli organi che consentono il mantenimento dell’omeostasi corporea, ossia l’equilibrio acido-basico dei liquidi organici, intra ed extra cellulari, deputati all’eliminazione dei materiali di rifiuto dell’organismo. Gli “emuntori” sono rappresentati, per la precisione di seguenti organi, viscere e tessuti:

  • reni e vie urinarie
  • fegato e vie biliari
  • intestino
  • polmoni e mucose di naso-bocca-orecchieorgani emuntori
  • pelle, ghiandole sudoripare e sebacee

Nello specifico, gli emuntori si possono distinguere in:

  • principali: fegato, cistifellea, intestini, pelle e ghiandole sebacee (che favoriscono gli scarti mucolitici; tossine colloidali); rene e ghiandole sudorifere (eliminazione di scarti acidosi; tossine cristalloidi);
  • secondari: mucose respiratorie, mucose di naso-bocca-orecchie, le ghiandole salivari e lacrimali, le articolazioni e nella donna la mucosa uterina
Il sovraccarico degli emuntori
  1. Nella malattia, l’emuntore spesso va in iper-funzionamento; quindi, se sarà l’intestino provocherà la diarrea, se sarà la pelle provocherà ipersudorazione. Successivamente, ci sarà una fase di ipofunzionamento stabilizzato, nel senso che gli scarti intasano un emuntore e cercano una via alternativa per fuoriuscire dall’organismo.
  2. Quando tutti gli emuntori principali sono saturi, si passerà ai secondari, che a loro volta si sovraccaricheranno, e quindi tale sovraccarico verrà compensato da disturbi delle mucose a carattere espulsivo: leucorrea, rinosinusiti, tonsilliti, vaginiti o una eccessiva lacrimazione. Successivamente, anche quando gli emuntori secondari si intasano, si riattivano gli emuntori primari, favorendo conseguenti patologie del tipo: colite, enterite, cistiti, bronchite, eczema essudativo.
  3. Se la funzionalità degli emuntori ipofunzionanti non viene ripristinata e gli stessi sono sottoposti a stress si passerà alla cronicizzazione: le bronchite diventeranno croniche, le coliti diventeranno ulcerose. Infine, quando gli scarti non riescono ad abbandonare i tessuti dell’organismo, la macchina umana creerà degli aiuti espulsivi (fistole, ascessi) o sarà l’uomo a intervenire con emuntori artificiali.

Cosa si intende per tossine e da dove arrivano

Le tossine si possono per comodità distinguere tra esogene ed endogene. Le tossine endogene sono prodotte direttamente dal corpo come risultato di attività metaboliche e in condizioni normali vengono eliminate dal fegato; quelle esogene invece sono tossine che il nostro corpo assorbe dall’esterno a causa di fattori come: l’alimentazione scorretta, l’inquinamento, i farmaci, il fumo e l’alcol e non ultimo lo stress.

Tossine endogene ed esogene: le fonti

La fonte principale delle tossine endogene è rappresentata dai prodotti intermedi del metabolismo della fase catabolica finale e dall’acidificazione del nostro organismo. Queste tossine tendono a raggrupparsi in tessuti specifici e in particolare nelle vicinanze dei vasi sanguigni, delle articolazioni, dei legamenti, dei tessuti muscolari, delle ghiandole e del cervello. Sono spesso in grado di provocare irritazioni locali, infiammazioni e reazioni allergiche.

Le fonti che favoriscono la produzione di tossine esogene sono invece l’inquinamento ambientale da metalli pesanti, prodotti chimici, elettroinquinamento, virus, batteri, stress, coloranti e conservanti, pesticidi, la polvere, sovralimentazione di zuccheri e grassi, trasfusione di sangue, vaccini (alterano il terreno biologico), radioterapia, chemioterapia, cosmetici non naturali, variazioni climatiche. Esistono inoltre le “tossine emozionali”: secondo Zygmunt Bauman la composizione dei liquidi corporei è strettamente correlata alle emozioni, che sono ritenute “liquide” perchè insorgono improvvisamente e cambiano repentinamente forma nel nostro corpo: possiamo dunque tradurre il “trattenere liquidi” con la difficoltà nell’elaborazione di emozioni intense, come dolore, paura, ansia; inoltre quando viviamo una tensione, questa può tradursi in tensione muscolare e influire anche sulla respirazione.

Cosa causa l’accumulo di tossine? dove si accumulano quando sono in eccesso?

L’accumulo di tossine può essere causato dallo stile di vita e dalla sedentarietà, dall’alimentazione squilibrata, dall’abuso di farmaci. I segnali che il nostro corpo ci manda per indicarci questo accumulo sono ad esempio:

  • infezioni frequenti,
  • problemi gastrointestinali,
  • mal di testa ricorrenti,
  • ritenzione idrica,
  • cellulite,
  • incapacità a perdere peso.

Le tossine entrano attraverso la pelle, i polmoni, l’intestino, arrivano al fegato, per poi uscire attraverso la pelle, i reni, il colon, i polmoni. E in caso di numero di tossine eccessive? dal fegato in caso di tossine liposolubili esse si accumulano negli adipociti, nel cervello, nel fegato stesso, mentre quelle idrosolubili si accumulano preferibilmente nei tessuti, nei muscoli, nel sangue, nelle articolazioni.


Come eliminare le tossine dal corpo umano?

Il drenaggio è un’azione specifica della fitoterapia che consiste in una stimolazione lieve e prolungata nel tempo degli organi emuntori, la cui funzione sia deficitaria o esaurita per sollecitazioni prolungate; tutto ciò per favorire l’eliminazione di tossine o residui catabolici che si accumulano nel nostro organismo ripristinando l’omeostasi interna, in conseguenza di abusi nell’alimentazione, assunzione di farmaci, inquinamento atmosferico. Inoltre il drenaggio provvede ad eliminare i metaboliti che si liberano per il continuo ricambio cellulare, svolgendo un’azione stimolante sul Sistema Reticolo Endoteliale; tale sistema è deputato a fagocitare e neutralizzare tossine e sostanze estranee all’organismo.

Un buon drenaggio deve prevedere una eliminazione di tossine accumulate nel:

  • liquido intracellulare,
  • liquido extracellulare,
  • tessuto linfatico,
  • torrente ematico.

I rimedi fitoterapici ad azione drenante hanno la funzione di regolarizzare e stimolare l’attività escretoria degli organi emuntori. Nei trattamenti di drenaggio viene inoltre stimolato il sistema linfatico. ll linfatico è deputato alla mobilizzazione delle tossine accumulate a livello del tessuto connettivo, che delimita gli spazi intercellulari, dove vengono in prima istanza “scaricate” le tossine che si formano all’interno delle cellule.

Quando i nostri organi emuntori sono in uno stato ottimale, le tossine prodotte vengono adeguatamente eliminate; in questo modo l’organismo si mantiene in equilibrio e in salute. Quando, o per un eccessivo carico di tossine, o perchè i sistemi di drenaggio non sono sufficienti, si crea un sovraccarico di sostanze dannose, questo equilibrio viene meno e compare la malattia.

Drenare e depurare: significati diversi per azioni diverse

Drenare è molto più che depurare. Mentre la depurazione stimola un singolo organo o un apparato emuntorio, senza sbloccare le tossine intrappolate nei tessuti, il drenaggio è un’azione che coinvolge l’intero organismo, stimolando l’eliminazione delle tossine nella sua totalità (detossificare). Il drenaggio segue nell’organismo la direzione dall’interno verso l’esterno e dal profondo verso la superficie. Inoltre, la vera “pulizia” deve comprendere tutti i sistemi del corpo, per questo è consigliabile iniziare coi i rimedi drenanti che supportano e ripristinano i principali organi emuntori. Non è un caso che le erbe tradizionalmente utilizzate a tale scopo siano radici o piante che iniziano la crescita vigorosa con tutti i loro costituenti intatti all’inizio della stagione.

Quando è utile fare un drenaggio

Sarebbe utile fare un buon drenaggio prima di ogni trattamento chirurgico, prima della comparsa delle allergie stagionali, durante le allergie per modularne l’intensità, e almeno 2-3 volte all’anno in maniera ciclica per migliorare l’attività dei nostri organi. Un buon drenaggio va condotto in maniera dolce e graduale, deve essere di sostegno alle funzioni d’organo e ciclico, per mantenere e rinforzare l’organismo.

Un buon drenaggio cosa potrebbe fare?
  1. svolgere un’azione stimolante sul Sistema Reticolo Endoteliale (SRE). Il compito del sistema reticoloendoteliale è quello di eliminare sostanze estranee all’organismo e che potrebbero dunque essere dannose. Il drenaggio eliminerebbe i metaboliti che si liberano dal continuo ricambio cellulare, deputato a fagocitare e neutralizzare tossine e sostanze estranee all’organismo umano.
  2. ottimizzare i risultati di una dieta: attraverso la stimolazione degli organi emuntori il drenaggio permette di eliminare le tossine accumulate e ripristinare la capacità di perdere peso, ridurre la sensazione di fame e avere più energie;
  3. rigenerare l’organismo: depurare l’organismo dalle tossine è un vero e proprio toccasana. I vantaggi di un corpo sottoposto ad un trattamento drenante sono evidenti già dalle prime settimane di drenaggio: si percepisce facilmente una rinnovata sensazione di benessere e armonia fisica e mentale, la persona è più energica, la pelle più tonica e luminosa.
  4. migliorare la risposta immunitaria: le tossine indeboliscono il sistema immunitario e possono diventare causa di malattie, rendendo l’organismo più sensibile all’azione degli agenti esterni; gonfiore addominale, mal di testa, insonnia, nervosismo, sono i primi segnali che il meccanismo di eliminazione del nostro organismo funzioni poco.

Come eliminare naturalmente le tossine?

Tipi di drenaggio
  • Aspecifico: esalta le funzioni escretorie dei vari emuntori attraverso la somministrazione di 2-3 rimedi. Si tratta di una cura primaverile o periodica, con una durata di 20-40 giorni e si associano rimedi ad attività epatica (tarassaco, carciofo, bardana) con un rimedio ad attività renale o cutanea (linfa di betulla)
  • Specifico: prevede la somministrazione di rimedi che agiscono su un determinato organo. Ad esempio, per quanto riguarda il drenaggio cutaneo, si consigliano le tinture madri di carciofo, bardana, viola tricolor; quello epatico, fumaria, cardo, tarassaco; per quello renale invece, linfa di betulla in associazione con i gemmoderivati di ginepro, betula pubescens (stimolante tra l’altro il sistema reticolo endoteliale; facilita l’eliminazione delle tossine cristalloidi, rilanciando il metabolismo renale ed epatico utili in caso di cellulite ((ottima con tintura madre di centella)) e turbe del sistema linfatico), mirtillo rosso. Infine, a livello epatorenale potrebbero essere molto utili i gemmoderivati di rosmarino e ginepro. E il drenaggio linfatico? con tintura madre di tarassaco gemmoderivato di castagno e di ippocastano.
Tecniche di drenaggio

Come accennato già in questo post, il drenaggio può essere:

  • pre terapeutico: può precedere il trattamento vero e proprio di 1-2 mesi;
  • intra terapeutico: concomitante con terapia specifica, al fine di limitare possibili effetti collaterali ma anche per potenziarne la risposta;
  • post terapeutico: segue  per 2-3 settimane la terapia di fondo attuata con fitocomplessi, gemmoderivati o altri tipi di preparati, ha azione di mantenimento dell’azione della terapia terminata;
  • di “terreno”: esso viene attuato con gemmoderivati che agiscono sul sistema reticolo endoteliale (come Betula pubescens) e sull’apparato epato-renale. Esso garantisce un riequilibrio ottimale dell’organismo in toto e può essere attuato in qualsiasi momento, anche come prevenzione o mantenimento dello stato di buona salute. E’ un drenaggio ciclico, che va effettuato almeno 2-3 volte l’anno per cicli di 20 giorni.

Cosa bere per depurare l’organismo?

Il depurativo agisce principalmente a livello epatico e renale, facilitando il drenaggio e l’eliminazione delle tossine endogene ed esogene. Un ottimo depurativo è ad esempio il nostro Depurativo Italico, completo ed efficace grazie ai suoi attivi, non alcolico, con ottimale titolazione in silimarina da cardo mariano. Per chi cerca l’azione specifica a livello epatico e predilige l’assunzione di estratti idroalcolici in gocce da assumere con acqua, c’è il nostro Cardo mariano composto liquido, da un’antica ricetta piemontese, ed epavin.

Ottima sarebbe la sua associazione con un nostro drenante forte per pancia fianchi glutei, qualche gemmoderivato (guarda anche il nostro post su come disintossicare il corpo con la gemmoterapia) da assumere 20-30 gocce diluite ina acqua al risveglio o anche 1-2 volte al giorno, per un mese. Con un buon drenaggio se vuoi ridurre il grasso addominale o la cellulite guarda invece questi rimedi naturali davvero efficaci! Per il grasso addominale clicca qui, per la cellulite clicca qui.

Anche le tisane depurative assunte con regolarità aiutano sia ad idratarti sia per favorire l’azione degli emuntori: da noi trovi la Tisana Primum in bustine e la nostra Tisana Epatica o anche  la Tisana per la regolarità intestinale.

Dott.ssa Laura Comollo


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