Descrizione
Ingredienti: Ippocastano (Aesculus hippocastanum L.) gemme macerato glicerinato contenente max 0,3 mg/ml di escina (Ippocastano, glicerina, alcol (30%vol), acqua); 150 gocce contengono Ippocastano macerato glicerinato 5 g (pari a max 1,43 mg di escina).
Ippocastano: la pianta
Con il tronco e i rami robusti e la classica sagoma a campana, ogni albero diventa un maestoso candelabro a maggio, quando le grandi gemme appiccicose si schiudono, formando ventagli di cinque o sette segmenti fogliari, e costellazioni di esuberanti “candele” fiorite incantano. Una volta che i fiori vengono impollinati, cambiano il colore, passando dal giallo all’arancione al carminio. I semi di ippocastano, quando escono dalle capsule spinose e morbide all’interno, sono lucidi e color castagna.
Gemmoderivato ippocastano: proprietà
Il gemmoderivato Ippocastano, secondo la letteratura scientifica (un esempio per tutti, da “L’uomo, la fitoterapia, la gemmoterapia, di B. Brigo), ha proprietà:
- flebotoniche
- antiedemigene, antinfiammatorie, antiateromatose
- antiemorragiche.
L’ippocastano è il fitocomplesso specifico delle affezioni venose, in quanto grazie all’azione venotonica e vasculoprotettiva si verificherebbe un aumento del tono della parete venosa con diminuzione dei tempi di svuotamento venoso e conseguente riduzione della stasi. A livello della microcircolazione si verificherebbe una normalizzazione della permeabilità e un aumento della resistenza capillare che, oltre a diminuire la fragilità dei capillari stessi, contribuisce alle notevoli capacità vasoprotettive, antiessudative e antiedemigene delle gemme di Ippocastano.
Il gemmoderivato di ippocastano è un drenante della circolazione del sangue. Ha effetto tensioattivo sugli eritrociti, effetto inibitorio su jaluronidasi e collagenasi con conseguente protezione del tessuto connettivale. Normalizza inoltre gli scambi tra fluidi intra ed extra cellulari. Inibisce infine la degradazione dei peptidoglicani e stimola direttamente la corteccia surrenalica.
Gemmoderivato ippocastano: uso
Ecco le principali indicazioni per il gemmoderivato Ippocastano:
- insufficienza venosa degli arti inferiori con senso di pesantezza ed edema, aggravati dal calore, dalla sedentarietà e dal mantenimento prolungato della stazione eretta.
- emorroidi aggravate dal calore e dalla sedentarietà, migliorate con il freddo e il movimento, ove può affiancare anche la terapia farmacologica classica (guarda in questo caso anche fitoproct capsule)
- ulcere varicose
- tromboflebite superficiale
- crampi muscolari notturni ai polpacci
- dismenorrea.
Utile quindi anche in caso di fragilità capillare, alterazioni a carico del sistema venoso periferico (varici), grazie all’azione venotonica e vasculoprotettiva. NB: attenzione se preso, l’ippocastano gemmoderivato, insieme ad una terapia anticoagulanti perchè potrebbe potenziarne l’effetto.
In campo dermatologico Aesculus hippocastanum M.G.1DH trova applicazione nel trattamento di couperose e acne rosacea, ove contribuisce a diminuire lo stato infiammatorio e congestivo. Il gemmoderivato, a giudizio medico, può essere assunto in gravidanza.
Posologia: assumi 50 gocce di gemmoderivato ippocastano diluite in acqua e sorseggiate lentamente, 1-2 volte al dì.
Possibili associazioni: con sorbo e castagno nell’insufficienza veno-linfatica; con sorbo in caso di emorroidi; con linfa di betulla e Ribes nero in caso di cellulite.
Leggi anche dal nostro blog: “IPPOCASTANO PER GAMBE GONFIE, FRAGILITÀ CAPILLARE, CELLULITE“
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