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In questo post del blog scoprirai i consigli della dott.ssa Comollo sul gemmoderivato di rosmarino, elisir di lunga vita: proprietà, associazioni sinergiche, modo d’uso.

     


Vivere bene oggi per stare meglio domani è un sogno rincorso per secoli, promessa annunciata dalle più svariate preparazioni, da formule tanto segrete quanto costose. Ma in ogni formulazione spesso è presente il rosmarino!

Gemmoderivato di rosmarino: Quali sono i benefici del rosmarino?

Il Gemmoderivato di Rosmarino, conosciuto anche come “macerato glicerico di rosmarino“è un antisenescente, antiossidante, diuretico, epatotropo, disintossicante. Oltre che su fegato e vie biliari agisce positivamente anche sull’intestino.

Azione antisenescente del macerato glicerico di rosmarino: oggi i risultati delle ricerche scientifiche del Dott. Pol Henry e altri sull’uso dei giovani getti di rosmarino in macerato glicerico, consentono di affermare che il gemmoderivato di rosmarino controlla la senescenza fisiologica. Infatti l’uso di questo gemmoderivato per la sua azione stimolante sulle gonadi della corteccia surrenale combatte nell’uomo come nella donna quelle sindromi disendocrine che possono portare a una precoce senescenza durante l’andropausa e la menopausa. Ne viene indicato, pertanto, l’impiego nell’andropausa e nella menopausa ove, oltre a contribuire a rallentare i processi arteriosclerotici, a migliorare i processi mnemonici (stimola l’attività cerebrale), possono contribuire indirettamente a migliorare l’attività sessuale grazie alle proprietà tonico-stimolanti.

Azione antiossidante del macerato glicerico di rosmarino: il gemmoderivato di rosmarino ha dimostrato in vitro attività antiradicalica nettamente superiore rispetto alla pianta adulta (Taddei I., Giachetti D. et al., 1995). Sul ruolo dei radicali liberi si è molto scritto ormai. È accertato che questi “killer silenziosi” sono costituiti da frammenti di specie chimiche che si formano durante le normali reazioni biologiche del nostro organismo. Sono rappresentati da superossidi, radicali idrossilici e dal radicale libero dell’idrogeno. L’aggressività dei radicali liberi dipende dal fatto che, pur essendo privi di carica elettrica, sono dotati di un elettrone “spaiato” che tende a strappare energicamente un altro elettrone dalle molecole circostanti per completare il proprio orbitale, danneggiando però le molecole circostanti. Il danno derivante dall’azione dei radicali liberi si manifesta nel modo più evidente a livello delle membrane lipidiche con formazione di “lipoperossidi” sulla pelle, ma in genere su tutte le cellule e in particolare su quelle del fegato. Il risultato è quello di una scomparsa degli acidi grassi poli-insaturi che sono invece indispensabili per proteggere la cellula dai processi di invecchiamento o di degenerazione.

Azione depurativa disintossicante del macerato glicerico di rosmarino: parlando della pelle è bene precisare che essa va anche correttamente nutrita e mantenuta sana: se gli emuntori non funzionano bene, le tossine circoleranno nell’organismo e si riverseranno anche sulla pelle, quindi fegato, reni, intestino saranno da tenere sotto controllo. Si deve dare la giusta e corretta valutazione alla presenza di condizioni di dislipidemia, di iperuricemia, condizione reumatica, fumo e suoi eccessi, condizioni ambientali di vita. Il  gemmoderivato di rosmarino esplica la sua azione disintossicante su più fronti, grazie alle sue proprietà:

  • manifesta un tropismo elettivo per la colecisti e le vie biliari, esplicando azione colagoga-coleretica, dimostrata sperimentalmente, ed epatotropa. Trova pertanto indicazione nel trattamento della discinesia a carico delle vie biliari, ove secondo Tétau agirebbe nelle forme sia ipo- che iper- toniche, e nella litiasi biliare, patologia nella quale contribuisce a prevenire la formazione di calcoli;
  • varie indagini hanno dimostrato che solo il  gemmoderivato di rosmarino, confrontato all’estratto acquoso o ad altre preparazioni ottenute dalle foglie adulte, manifesta una chiara attività diuretica;
  • oltre alle proprietà colagogo-coleretiche il gemmoderivato di rosmarino è in grado di migliorare indirettamente anche la funzionalità intestinale, ad esempio assumendo 40-50 gocce di questo gemmoderivato 1 volta al dì, diluendo in acqua e sorseggiando lentamente per cicli di almeno 2 mesi. Viene segnalato, inoltre, sui giovani germogli di Rosmarino un’attività riparatrice a livello della mucosa intestinale che, favorendo un miglior assorbimento del calcio, può contrastare efficacemente l’osteoporosi senileSequoia gigantea e Vaccinium vitis idaea (Mirtillo rosso) saranno ottimi gemmoderivati complementari.

Per l’attività surrenalica e per l’azione a livello delle vie biliari, che si traduce in una disintossicazione dell’organismo, può rientrare nel trattamento delle forme allergiche croniche assieme a Ribes nero (Ribes nigrum). In caso di iperuricemia, si affianca a Linfa di Betulla (azione uricosurica). Si segnala, infine, che “sperimentalmente normalizza il profilo proteico, riduce l’iperbetalipoproteinemia” (Brigo B., op.cit. 2004).


Come e quando si deve assumere 

Gemmoderivato di Rosmarino

E’ buona norma non assumere il gemmoderivato di rosmarino la sera, in quanto stimola l’attività cerebrale. Si consiglia cautela in caso di ipertensione. Posologia consigliata in letteratura: 50 gocce, diluite in acqua e sorseggiate lentamente, 1-2 volte al dì.

Dott.ssa Laura Comollo


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