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Se si parla di infiammazioni e dolore alle articolazioni le piante che vengono in mente subito sono senza dubbio l’artiglio del diavolo, il salice, la boswellia. Pochi invece conoscono la Scutellaria baicalensis e l’Acacia Catechu. Conosciamole insieme.

     


Scutellaria baicalensis: come riconoscerla

Scutellaria baicalensis Georgi (Lamiaceae) è una pianta del genere Lamiaceae, e la sua radice è la parte principale utilizzata come rimedio naturale. Questa pianta medicinale è ampiamente distribuita in Cina, Russia, Mongolia, Corea del Nord e Giappone.

scutellaria

Si tratta di una pianta erbacea perenne di 20-50 cm di altezza, con fusto tetrangolare, tipico delle Labiate, e ramificato fin dalla base. Le foglie sono opposte, lanceolate, lunghe 2-4 cm, con una punteggiatura scura sulla pagina inferiore corrispondente ai dotti ghiandolari e i fiori sono di color blu-violetto. La parte usata in fitoterapia è la radice.

 


Scutellaria baicalensis: proprietà

In Cina, Scutellaria baicalensis ha una storia medicinale di almeno 2000 anni. Huang-Qin fu registrato per la prima volta in Materia Medica di Shennong (Shennong Bencao Jing in cinese) intorno al 200 d.C. Nella lingua cinese antica, il carattere “Qin” significa “erba per l’emostasi” e “Huang” significa colore giallo (Li e Li 2017). La teoria della medicina tradizionale cinese (MTC) ritiene che Scutellaria abbia le funzioni di eliminare il calore, eliminare l’umidità, eliminare il fuoco, disintossicare, prevenire l’aborto spontaneo. Huang-Qin è ora elencato ufficialmente nella farmacopea cinese (2015), nella farmacopea europea (EP 9.0) e nella farmacopea britannica (BP 2018). I flavonoidi sono i principali costituenti chimici bioattivi di Huang-Qin.

Qualche studio…

Una review pubblicata nel 2019 che trovi qui, aveva lo scopo di fornire una panoramica sistematica e completa sugli usi tradizionali, botanica, fitochimica, farmacologia, farmacocinetica e tossicologia di questa pianta. Finora sono stati isolati e identificati dalla Scutellaria baicalensis oltre 40 composti, inclusi flavonoidi, terpenoidi, oli volatili e polisaccaridi.

I composti e gli estratti isolati dalla Scutellaria baicalensis esibiscono un’ampia gamma di attività farmacologiche, inclusi gli effetti sul sistema nervoso, gli effetti sul sistema immunitario, la protezione del fegato, gli effetti antitumorali, gli effetti antibatterici e antivirali, gli effetti antiossidanti e altri effetti farmacologici. Numerosi usi tradizionali della Scutellaria baicalensis sono stati confermati dalle attuali indagini. In generale, la letteratura scientifica più recente ha evidenziato un’ importante attività antinfiammatoria, attribuibile alla baicalina, con un meccanismo d’ azione simile ai FANS (es. Ibuprofene, Aspirina, Momendol ecc…).


Acacia catechu

L’acacia catechu appartiene alla famiglia delle leguminose. L’Acacia catechu è un albero dalla corteccia rosso brunastra e dai rami spinosi che appartiene alla flora spontanea del Sud est asiatico, dall’Himalaya alla Thailandia.

catechuPresenta foglie bipennate, fiori bianchi, e il frutto è un legume. Vista la ricchezza in tannini, il legno veniva utilizzato dalle popolazioni indonesiane per la concia del pellame e la colorazione delle stoffe. La parte utilizzata in fitoterapia è il legno (duramen). I principali costituenti del legno sono: tannini catechici (come il catecolo e l’epicatecolo), gomma (20-30%), flavonoidi e derivati flavanici.

Dalla parte legnosa di Acacia Catechu vengono estratte le Catechine che al pari della Baicalina della Scutellaria Baicalensis possiedono un’ attività antinfiammatoria.

 

 


Dolore alle articolazioni: le patologie infiammatorie delle articolazioni, cure attuali

Più di 10 milioni di Italiani sono afflitti periodicamente da disturbi articolari, e più di 5 milioni soffrono di disturbi articolari di natura cronica. Tra le malattie osteoarticolari sono incluse circa 100 differenti patologie che possono colpire le articolazioni o il tessuto connettivo, le più diffuse sono rappresentate da artrite, osteoartrite (o artrosi) e artrite reumatoide.

Per artrosi si intende un’alterazione degenerativa cronica della cartilagine delle articolazioni. La cartilagine inizia a perdere la sua caratteristica levigatezza e con l’usura diviene ruvida. Colpisce prevalentemente il ginocchio, l’anca, la colonna vertebrale e, in misura minore, le articolazioni delle mani e dei piedi. Le articolazioni colpite da artrosi, inoltre, sono spesso irrigidite, soprattutto al mattino e nei periodi di non deambulazione. L’artrite invece è  un’infiammazione a carico dei tessuti molli di una o più articolazioni. Le articolazioni più colpite sono quelle a livello di: polsi, gomiti, dita di mani e piedi, fianchi, spalle e ginocchia. Per artrite reumatoide intendiamo un’infiammazione cronica ed ha un’origine autoimmune. A differenza dell’artrosi, coinvolge solo la membrana sinoviale e non la cartilagine vera e propria.

artrite

Cure attuali

Attualmente non esistono cure note per queste problematiche. I farmaci attuali come i FANS o gli inibitori selettivi della COX-2 servono solo ad alleviare il dolore e, poiché non hanno effetti benefici sulla salute della cartilagine, non sono considerati adeguati farmaci modificanti la malattia (Smith et al., 2016; Rafanan et al., 2018). Il più famoso farmaco utilizzato è sicuramente l’aspirina (acido acetil salicilico) ma possiamo citarne anche altri come il naprossene sodico, meglio conosciuto come momendol oppure synflex. Poi ci sono gli inibitori delle COX di seconda generazione che agiscono in maniera selettiva solo sulla COX 2, molto più attivi sul dolore e infiammazione. Tra questi possiamo citare il Celecoxib.

Come è nota senza dubbio, la grande attività di questi farmaci è altrettanto importante segnalare i numerosi effetti collaterali tra cui la gastrolesività. Data la gravità della malattia, è necessario un trattamento che allevi, arresti o inverta la progressione della malattia.


Dolore alle articolazioni: infiammazione delle articolazioni e un aiuto naturale su Erboristeria Como

Nessun problema con un nostro efficace integratore, Doloreum (che trovi qui), a base di un estratto brevettato chiamato Univestin®. La sua miscela brevettata di Scutellaria Baicalensis e Acacia Catechu è titolata in due principi attivi, baicalina e catechine.

Studi clinici dimostrano l’efficacia antinfiammatoria di Univestin® e la sua azione paragonabile a quella di farmaci antinfiammatori comunemente utilizzati (Celecoxib e Naprossene sodico al dosaggio rispettivamente di 200 mg e 440 mg). Questo estratto funziona come i comuni antinfiammatori, cioè inibendo la COX 1 e la COX 2, l’attivita’ enzimatica della 5-lox con un approccio bilanciato. Ha ottenendo così brevetto internazionale n° 7514469.

Uno studio clinico a riguardo

Uno studio condotto su 60 soggetti, di sesso maschile e femminile con un’età compresa tra i 40 e 75 anni, con artrite reumatoide o osteoartrite del ginocchio e/o dell’anca, suddivisi in quattro gruppi da 15 persone: il primo gruppo assumeva un placebo, il secondo Univestin nel dosaggio di 250 mg, il terzo Univestin nel dosaggio di 500 mg, infine il quarto assumeva Celecoxib nel dosaggio di 200 mg.

L’efficacia del trattamento è stata valutata a 30, 60 e 90 giorni utilizzando come parametro il test WOMAC (Western Ontario and McMaster Universities), l’indice più utilizzato per valutare la sintomatologia legata all’Osteoartrite (dolore, rigidità e funzionalità). Due sono i parametri valutati: dolore e ripresa della funzionalità muscolare. Per quanto riguarda il miglioramento del dolore, dallo studio è emerso che Univestin riduce il dolore nel dosaggio di 500 mg/die e che a questa dose sembrerebbe più efficace di CELECOXIB 200 mg. Per la ripresa della funzionalità muscolare, risulterebbe che Univestin migliora la ripresa delle funzioni del ginocchio e/o dell’anca, sia al dosaggio di 250 mg che di 500 mg sia rispetto al gruppo placebo che rispetto a Celebrex 200 mg.


Articolazioni e gemmoterapia

Tra i gemmoderivati di elezione contro l’infiammazione alle articolazioni vi sono Ribes nigrum, vite rossa e vite canadese.

Dott.ssa Laura Comollo


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