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La blefarite: un problema fastidioso ma affrontabile con alcuni rimedi naturali!

     


La blefarite è un processo infiammatorio assai comune, ad andamento generalmente cronico, che interessa il bordo palpebrale nella zona di impianto delle ciglia. “Può essere ciliare semplice, ulcerativa o no, seborroica, squamosa o mista e cioè seborroico-squamosa.” (Dorland).

I soggetti con blefarite cronica possono essere tra l’altro più sensibili allo sviluppo di calazi, piccole tumefazioni dovute all’infiammazione cronica di una ghiandola sebacea del bordo palpebrale, che non sono di origine batterica e non comportano dolore (a differenza dell’orzaiolo).

Blefarite infiammazione delle palpebre: sintomi, cause e cura

Attenzione a non confondersi con la congiuntivite, che invece è l’infiammazione non delle palpebre bensì della congiuntiva, e si manifesta generalmente con iperemia congiuntivale associata a secrezione.


Blefarite: cause e sintomi

Blefarite cause

L’eziologia delle blefariti è molteplice. Possono esserne la causa molteplici fattori:

  • costituzionali,
  • allergici,
  • endocrini,
  • ambientali (polveri, fumo),
  • disturbi della vista trascurati (astigmatismo, ipermetropia), malattie dermatologiche quali iperseborrea, rosacea, infiammazioni focali (tonsille, denti), infezione batterica (generalmente stafilococcica);
  • alimentari (diabete, insufficienza epatica, alimentazione sregolata).
La causa principale: i Demodex

La blefarite da Demodex: è una infiammazione cronica delle palpebre comunemente associata a sintomi recalcitranti dell’occhio secco, la cui causa principale nell’uomo sono due tipi di acari Demodex: Demodex folliculorum e Demodex brevis.

  1. Demodex folliculorum (da 0,3 mm a 0,4 mm) si trova principalmente alla base delle ciglia e dei follicoli cigliari (blefarite anteriore) (Basta-Juzbasic 2002; Cheng 2015; Liu 2010). Si nutrono di cellule epiteliali intorno ai follicoli piliferi, che possono anche causare trichiasi (deviazione verso l’interno delle ciglia) o madarosi (perdita delle ciglia) (Gao 2007).
  2. Demodex brevis (da 0,2 mm a 0,3 mm) tende ad abitare le ghiandole di Meibomio (blefarite posteriore) (Basta-Juzbasic 2002; Cheng 2015; Liu 2010). Possono bloccare gli orifizi ghiandolari, che possono impedire l’espressione del meibum e indurre la disfunzione della ghiandola di Meibomio (Inglese 1981).

Non tutti i pazienti che presentano acari Demodex sono sintomatici, il che suggerisce che questi acari possono essere considerati parte della normale flora oculare (Kemal 2005). Gli acari Demodex sono stati associati ad altre malattie della pelle come rosacea papulopustolosa, eruzioni cutanee simili a rosacea del viso e carcinomi delle cellule basali palpebrali (Erbagci 2003; Forton 2005).

Blefarite: i sintomi

I sintomi della blefarite sono: bruciore, prurito, talvolta lacrimazione, senso di calore o di peso, intolleranza alla luce (fotofobia) e contrazione eccessiva e prolungata delle palpebre.


Blefarite rimedi naturali in erboristeria

Il trattamento della blefarite richiede innanzitutto una corretta igiene palpebrale (impacchi caldo-umidi, massaggio palpebrale, detersione). E’ importante inoltre seguire una corretta alimentazione, mantenere una buona funzionalità gastrointestinale, rifuggire dagli ambienti inquinanti, limitare o eliminare il fumo e il consumo di alcol.

Blefarite rimedi naturali: le gocce dell’erborista

Può risultare utile, per uso interno, l’utilizzo di preparazioni a base piante officinali e gemmoderivati atti a stimolare le difese immunitarie e ad azione antinfiammatoria. Specifiche tinture madri:

  • per la fase acuta sono la tintura madre di echinacea e il gemmoderivato di Ribes Nigrum. L’echinacea è classica pianta ad attività immunobiologica e quindi in grado di aumentare le difese organiche, manifesta anche attività antisettica e può contribuire a facilitare il processo di guarigione. In forma di Tintura Madre di echinacea si raccomandano 30-50 gocce diluite in acqua 2-3 volte al giorno. Il gemmoderivato di Ribes nigrum (ribes nero), da assumere 50 gocce prima di colazione diluite in acqua e sorseggiate lentamente 1-2 volte al giorno per almeno 2 settimane, in quanto gemmoderivato di rinomata azione antinfiammatoria.
  • in caso di fase recidivante, sono consigliate tintura madre di echinacea e gemmoderivato di rosa canina. Il gemmoderivato di rosa canina, da assumere 50 gocce diluite in acqua 1-2 volte al giorno, è invece ad azione antinfiammatoria e di stimolo delle difese immunitarie.
Blefarite rimedi naturali: echinacea e acido ialuronico

Per trattare l’infiammazione del margine palpebrale sono consigliati colliri a base di eufrasia, camomilla, elicriso, meliloto, fiordaliso, ecc., piante caratterizzate da attività decongestionanti, astringenti, antinfiammatorie e blandamente antibatteriche. Usare una goccia per occhio 3 volte al giorno.

E’ importante utilizzare solo colliri sterili. Il nostro collirio in gocce Fitoeye contiene acido ialuronico ed un esclusivo estratto echinacea cellule meristematiche, eufrasia e camomilla ed è un dispositivo medico. L’associazione Acido ialuronico ed Echinacea è stato oggetto di uno studio pubblicato sulla rivista “Minerva” che ha dimostrato che un collirio contenente acido ialuronico ed echinacea (4 gocce la giorno) migliora la qualità di vita e i sintomi associati in soggetti in trattamento cronico con colliri contenenti latanaprosto/timololo e benzalconio cloruro per il trattamento del glaucoma.

In particolare è emerso che l’associazione acido ialuronico ed echinacea è migliorativa nel ridurre i valori di bruciore, prurito (conseguenti dell’ utilizzo cronico di colliri contenenti Benzalconio Cloruro) rispetto ad un collirio contenete solo acido ialuronico.

Blefarite rimedi naturali: salviette sterili

Fitoeye gocce è utilizzabile anche, per un miglior confort, a Fitoeye salviette sterili, anch’esse dispositivo medico e sono indicate oltre che per una corretta igiene quotidiana, anche come ausilio in concomitanza della terapia farmacologica in caso di: blefariti, congiuntiviti, allergie oculari, orzaioli, traumi oculari e post operatorio (essendo sterili).

Queste salviette sono ideate per l’igiene perioculare quotidiana, e anche per gli stati irritativi da lenti a contatto. Sono un dispositivo medico indicato per la detersione delle palpebre e delle ciglia. Sono consigliate:

  • in ogni situazione che richiede un’azione delicata a causa dell’elevata sensibilità della zona perioculare
  • o in presenza di fenomeni infiammatori e irritativi della rima palpebrale, in genere associati a secrezione o derivanti dall’uso di lenti a contatto.

Contengono estratto di echinacea e tea tree:

  • echinacea è in formulazione per la sua attività emolliente, antinfiammatoria e ri-epitelizzante,
  • tea tree è essenziale per l’azione contro la blefarite. Demodex è la principale causa delle blefariti (infiammazione delle palpebre). il principio attivo del tea tree, il Terpen-4-olo, è l’ingrediente più attivo dell’olio dell’albero del tè per uccidere gli acari demodex: qui uno studio a riguardo.

Dott.ssa Laura Comollo


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