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Un approfondimento scientifico sul gemmoderivato di ribes nigrum per imparare a conoscerlo e ad apprezzare le sue molteplici proprietà ed in particolare, la sua riconosciuta azione contro infiammazioni ed allergie.

     


Ribes nigrum, o Ribes nero, è un arbusto senza spine caratteristico della zona alpina, alto fino a due metri, con foglie che hanno un lungo picciolo e con lamina fogliare cuoriforme e divisa in tre – cinque lobi. Il frutto è una bacca globosa nera, con porzione carnosa verdastra, che contiene numerosi piccoli semi. In erboristeria dai semi di Ribes nero si ottiene l’olio di Ribes nero dalle proprietà antinfiammatorie. Dalle gemme fresche di ribes nero si ottiene invece il gemmoderivato di ribes nero.

Ribes nigrum: le gemme sono le più attive

Nelle gemme di Ribes nigrum sono state segnalate la presenza di derivati fenolici (flavonoidi e antociani), in particolare picnogenoli, amminoacidi (arginina, prolina, glicina, alanina…), e una buona concentrazione di vitamina C. È interessante rilevare che le gemme risultano, rispetto alle foglie e ai frutti comunemente usati in fitoterapia, più ricche in vitamina C, antocianosidi, flavonoidi, picnogenoli e amminoacidi. La ricchezza in vitamina C ne giustifica l’impiego, per le proprietà toniche e vitaminizzanti, nella prevenzione delle malattie infettive, nelle deficienze immunitarie, nelle forme influenzali, nelle convalescenze, nelle astenie funzionali.

Appare, pertanto, evidente l’interesse nell’utilizzo del gemmoderivato di ribes nigrum, ottenuto appunto dalle gemme ed assunto in gocce, che è anche chiamato “la perla della gemmoterapia” per la sua estesa valenza clinica, solo e come sinergico ad altri gemmoderivati.


Ribes nigrum: le proprietà antinfiammatorie e adattogene

Il gemmoderivato di ribes nero possiede una marcata azione antinfiammatoria, antiallergica e sinergizzante nei confronti di altri gemmoterapici cui spesso viene associato.

L’attività antinfiammatoria attribuita al gemmoderivato è sostenuta:

  • dalla sua azione cortison-like: il gemmoderivato di Ribes ha ben note “proprietà stimolanti sulla corteccia surrenale, che ne fanno un rimedio dotato di un’azione analoga ai corticoidi, ma privo di effetti secondari pericolosi” (Tétau),
  • dai flavonoidi che si oppongono alla liberazione delle sostanze pro infiammatorie che, grazie all’azione vitamino-Psimile, determinano un miglioramento del microcircolo e quindi della vascolarizzazione locale. Antociani e flavonoidi, secondo alcuni autori, agiscono inibendo alcuni enzimi di degradazione, quali collagenasi, elastasi, perossidasi ecc., e contribuiscono in tal modo all’attività antiflogistica. Anche i picnogenoli contenuti nelle gemme rafforzano tale attività.

L’attività adattogena, che determina un’azione immunoregolatrice e un aumento della resistenza dell’organismo allo stress in senso lato sembra invece essere favorita sempre dai Flavonoidi e Antociani, che oltre a manifestare un’azione vitaminico P simile, presentano un effetto regolatore sulla permeabilità delle biomembrane e un’azione di risparmio e potenziamento nei confronti dell’acido ascorbico (vitamina C). È un dato ormai assodato come la vitamina C sia in grado di potenziare la risposta chemiotattica dei neutrofili proteggendo la membrana cellulare da fenomeni di autossidazione, riuscendo a potenziare così la risposta immunitaria. I globuli bianchi attivati dalla vitamina C aiuteranno, infatti, il nostro organismo a meglio rispondere alle infezioni. Sembra, inoltre, che l’acido ascorbico svolga un ruolo importante nella sintesi dei neurotrasmettitori: in caso di stress, oltre a essere più facilmente esposti alle infezioni, si verifica un abbassamento del livello ematico di acido ascorbico che si traduce in uno stato di affaticamento mentale, ed è solo dopo una somministrazione opportuna di vitamina C che si recupera il “giusto tono”.


Ribes nigrum gemmoderivato: quando consigliarlo

Senza sostituirci al medico di base, tratteremo ora ciò che la letteratura scientifica più specifica nel campo (autori: Tetau, Brigo, Campanini) ci dice in merito al gemmoderivato di ribes nero.

Per quanto riguarda le proprietà antinfiammatorie, queste possono risultare utili in svariati quadri patologici, dall’acne alla prostatite, alla sinusite ecc. ove predomina appunto la componente infiammatoria. A grandi linee quindi si può affermare che l’utilizzo del gemmoderivato di ribes nero è indicato nelle manifestazioni cliniche in cui è necessario stimolare la corteccia surrenale, come:

  • nelle manifestazioni allergiche in genere: sia per le proprietà antistaminche che di stimolo della corteccia surrenale, è indicato in varie forme di allergia, dall’oculorinite allergica all’eritema solare, dalla rinite allergica all’allergia da farmaci, all’emicrania ecc. Afferma Tétau: “Il gemmoderivato di Ribes nigrum, MG1DH, alla dose di 50 gocce il mattino a digiuno “è il grande rimedio fitoterapico dell’allergia perché possiede un effetto cortisone-simile e non ha alcun tossicità”. Per questo problema specifico, guarda il nostro dispositivo medico Fitoallergy gocce, con ribes nero gemmoderivato concentrato 10 volte e utile soprattutto per la prevenzione: andrebbe usato in inverno, per 60 giorni senza interruzione, per prepararsi a tempo ad affrontare la stagione primaverile.
  • nelle manifestazioni di natura infiammatoria generali e locali, in particolare a carico dell’apparato locomotore, ma anche dell’apparato respiratorio, digestivo e urinario:
  1. A livello dell’apparato locomotore ad esempio il Ribes nigrum è un importante rimedio contro l’artrosi in quanto favorisce la diminuzione della componente algica e infiammatoria, un miglioramento della rigidità di tendini e legamenti, e quindi un miglior gioco articolare. Dotato di attività antinfiammatoria, agisce per stimolazione diretta sulla corteccia surrenale (azione cortisone-like): la sua somministrazione aumenta, infatti, la concentrazione di cortisolo ematico. L’ampio utilizzo clinico ha dimostrato, inoltre, che non possiede gli effetti iatrogeni dei corticoidi. “Agendo sulle ghiandole surrenali, le gemme di Ribes aumentano il tono generale, il tono sessuale, e assicurano un drenaggio generale dal corpo di tutte le sue tossine. A livello delle cartilagini particolarmente, questa azione va a proteggere dall’artrosi e ad assicurare al contempo una riparazione delle cartiligini lese” (Tétau M., Scimeca D., op. cit., p. 52).
  2. Pol Henry segnala che Ribes nigrum stimola il catabolismo dell’urea, dell’acido urico e del colesterolo, manifestando in tal modo anche proprietà drenanti.
  3. nel trattamento della mononucleosi, nelle sequele di una terapia antibiotica, e come chemio-protettore: in quest’ultimo caso può essere “utilmente” associato al gemmoderivato di Sequoia gigantea (Andrianne P., op. cit.), la mattina al risveglio, 15 minuti prima di colazione, in poca acqua. La velocità di secrezione del cortisolo inizia nelle prime ore del mattino, prima che l’individuo si svegli e gradualmente diminuisce nella tarda serata: la somministrazione unica al mattino sembra quindi essere quella maggiormente efficace.
  4. la sua azione a livello del sistema cardiovascolare, oltre alle proprietà flebotoniche (antociani e flavonoidi), contribuisce a elevare la pressione arteriosa nei soggetti ipotesi (azione stimolante corteccia surrenale). Generalmente se ne sconsiglia l’impiego, a scopo precauzionale, nei soggetti ipertesi, casi in cui, peraltro, affiancherebbe proprietà diuretiche e quindi blandamente ipotensivanti.
  5. il suo utilizzo nel trattamento dell‘herpes simplex, ove come trattamento generale si prevede l’impiego di Echinacea, T.M. alla dose di 30 gocce almeno 2 volte al giorno, a digiuno; del gemmoderivato di Ribes nigrum MG1DH per la sua valenza antinfiammatoria e del gemmoderivato di tiglio (Tilia tomentosa MG1DH) perché spesso la componente psicosomatica non è da sottovalutare.

Valide risultano le associazioni estemporanee, vale a dire miscelare nello stesso bicchiere più gemmoderivati, oppure affiancare durante la giornata gemmoderivati complementari.


Come si assume il gemmoderivato di Ribes nigrum?

Si consiglia di assumere 50 gocce di Ribes nigrum, diluite in acqua e sorseggiate lentamente, 1-3 volte al dì.

Dott.ssa Laura Comollo


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