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Gemmoderivato di Sequoia proprieta. Scopri il gemmoderivato di Sequoia, le sue proprieta e utilizzo in maniera efficace.

     


La sequoia è un albero di eccezionale longevità che forma vaste foreste nell’emisfero artico: una conifera che può superare i mille anni di vita, raggiungendo i 100 metri di altezza e i 30 metri di circonferenza.

Quale parte della Sequoia si utilizza per la gemmoterapia?

La gemmoterapia è la branca della fitoterapia che utilizza parti fresche vegetali allo stato embrionale (come gemme o giovani getti) i cui principi attivi sono estratti mediante un solvente appropriato ed è, come rimedio per la salute dell’uomo, tra le prime terapie naturali scoperte ed utilizzate dagli uomini cosi come dai primati. Sperimentalmente, si è potuto constatare che molti principi attivi, contenuti in notevole quantità nelle gemme, si ritrovano, spesso, solo in tracce nelle parti adulte delle piante. Di Sequoia gigante, in gemmoterapia si utilizzano i giovani getti, che verranno macerati secondo la procedura indicata in farmacopea al fine di ottenere poi il gemmoderivato secondo la scuola francese.


Cosa contengono i giovani getti? Quali sono le loro proprietà?

Gemmoderivato di sequoia

I giovani getti di Sequoia contengono flavonoidi (rutina, quercitrina ecc.) e composti fenolici; nella parte lignea sono presenti ciclitoli: sequoitolo, myoinositolo e pinitolo.

Le attività principali dei giovani getti di sequoia in forma di gemmoderivato sono:

  • azione energetica tonica e stimolante generale;
  • antisenescente maschile (per la donna sarà preferito il gemmoderivato di mirtillo rosso, Vaccinium vitis idaea) in quanto rallentano il processo di invecchiamento nell’uomo;
  • azione antisclerosi d’organo.

Il  gemmoderivato di Sequoia è quindi utile in caso di:

  • andropausa;
  • ipertrofia / adenoma prostatico;
  • senescenza cerebrale;
  • depressione senile.

Gemmoderivato di Sequoia, antisenescente ed energetico

Il gemmoderivato di Sequoia possiede senza dubbio un’azione eutrofica  a livello della sfera sessuale maschile e dell’attività cerebrale; è consigliabile, pertanto, utilizzare questo gemmoderivato pressoché sistematicamente dopo la sessantina, in misura di 50 gocce al giorno per cicli di 20 giorni al mese per più mesi.


Gemmoderivato di Sequoia: antinfiammatorio e contro l’astenia sessuale

Tra i vari studi intrapresi nel corso degli anni volti a verificare la validità terapeutica dei gemmoderivati, per il gemmoderivato di Sequoia è stata dimostrata in laboratorio l’attività antiflogistica. Tale attività messa in evidenza nel “test edema da carragenina” si è dimostrata sovrapponibile a quella del gemmoderivato  di Ribes nero (Ribes nigrum) e dell’indometacina.

Tramite il “test dello stress termico” si è appurato che la somministrazione del gemmoderivato impedisce l’aumento delle α2globuline; le β e γ globuline non subiscono invece variazioni.

Con lo stress termico si rileva un abbassamento del testosterone che rientra nella norma dopo 14 giorni: “Questi risultati ci indicano che il gemmoderivato determina in questi due modelli sperimentali un’attività antifiammatoria che può indirettamente concorrere al miglioramento dell’astenia sessuale dell’anziano” (Ermini F., Tesi di laurea, Università degli Studi di Siena, Facoltà di Farmacia, A.A. 1995-1996).

L’attività antinfiammatoria proprieta del gemmoderivato di Sequoia dovrebbe essere determinata dai flavonoidi che tuttavia per la bassa concentrazione, in cui sono presenti, non possono essere i soli responsabili; sono quindi da ricercare altri composti presenti nel fitocomplesso che concorrono all’attività antinfiammatoria.

Se associamoil gemmoderivato di Ribes nero (Ribes nigrum) l’azione antinfiammatoria verrà rafforzata.


Gemmoderivato di Sequoia e prostata

Le proprieta del gemmoderivato di Sequoia sembrano rappresentare un valido approccio terapeutico nelle fasi iniziali dell’Ipertrofia prostatica benigna (IPB-primo e secondo stadio) in quanto, pur non riducendo l’ipertrofia, si dimostra efficace sul complesso sintomatologico. Questo gemmoderivato rappresenta un efficace rimedio delle prostatiti, non tanto acute quanto croniche, e, soprattutto, può essere considerato il rimedio della prostata senescente ed adenomatosa. Per il problema prostatico guarda anche il nostro integratore specifico.

Per quanto riguarda l’adenoma ne rallenterà lo sviluppo ed in particolare i fenomeni infiammatori conseguenti all’ipertrofia ghiandolare, agendo favorevolmente a livello dei disturbi funzionali caratteristici di tale patologia, quali disuria (difficoltà, irregolarità e dolore durante la minzione) e pollachiuria (minzione frequente) che migliorano rapidamente.

Se associamo il gemmoderivato di Ribes nero  (Ribes nigrum) verrà rafforzata l’azione antinfiammatoria, e verrà accelerato in tal modo il miglioramento funzionale. Lo schema terapeutico di solito consigliato per l’adenoma prostatico è: gemmoderivato di Ribes nero  50 gocce in acqua prima di colazione e gemmoderivato di Sequoia 50 gocce in acqua prima di coricarsi, per 20 giorni al mese per 2-3 mesi.

Vi è anche una segnalazione secondo la quale il gemmoderivato di Sequoia riequilibra la spermatogenesi (Andrianne P., op. cit.).


Gemmoderivato di Sequoia e sindrome depressiva dell’anziano

Il gemmoderivato di Sequoia possiede un’attività eutrofica generale e apporta una sensazione di benessere assai gradita al paziente: la sindrome depressiva dell’anziano così frequente, ma assai poco riconosciuta e pertanto poco presa in considerazione, trarrà beneficio da questo apporto terapeutico (per 2 mesi: gemmoderivato di Ribes nero (Ribes nigrum) 50 gocce la mattina e gemmoderivato di Sequoia gigante 50 gocce la sera; come mantenimento: gemmoderivato di Sequoia gigante 50 gocce, 15 giorni al mese per periodi di 3 mesi intervallati da riposo di 2 mesi).


Gemmoderivato di Sequoia gigante e sistema osseo

Il gemmoderivato di Sequoia possiede, infine, una buona attività osteoblastica che si manifesta sia nell’uomo che nella donna. Sequoia, associata al gemmoderivato di Mirtillo rosso  (Vaccinium vitis idaea) e al gemmoderivato di Rosmarino (che ha attività riparatrice a livello della mucosa intestinale, favorendo tra l’altro un miglior assorbimento del calcio), sembra poter contrastare efficacemente l’osteoporosi senile.

Il gemmoderivato di Sequoia è indicato anche nella malattia delle “ossa di vetro” ove riduce il numero delle fratture spontanee (Tétau M., Nouvelles cliniques de gemmothérapie, Éditions Similia, France, 1991).

Per sfruttare la sinergia, importante è la somministrazione di vitamina D sotto forma di olio di fegato di merluzzo in perle.


Gemmoderivato di Sequoia: come assumerlo

Posologia: diluire in un bicchiere di acqua 50 gocce di gemmoderivato di Sequoia e sorseggiare lentamente, 1-2 volte al giorno.

Dott.ssa Laura Comollo


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Bibliografia:
  • Brigo, B.: L’uomo, la fitoterapia, la gemmoterapia. Ed. tecniche nuove, Milano 1997.
  • Brigo, B.: Fitoterapia e Gemmoterapia nella pratica clinica. La Grafica Briantea, Como 1991.
  • Brigo, B.: Salute e benessere con le piante. Ed. Gribaudo, Verona, 2009.
  • Campanini, E.: Manuale pratico di gemmoterapia. Ed. Tecniche nuove, Milano1996.
  • Campanini, E.: Terapie complementari in geriatria, Ed. Tecniche nuove, Milano 2011
  • Bergeret, C., Tétau, M.: La Phytothérapie renovée. Ed. Maloine. Paris.
  • Duraffourd, C., D’Hervicourt, L., Lapraz, J.C.: Cahiers de Phytothérapie, 1,2,3,4, Masson, Paris 1983-1985.
  • Henry, P.: Bases biologiques de la gemmothérapie, Saint-Norbert, Tongerlo A. Belgio 1959.
  • Henry, P.: Conception et pratique de la gemmothérapie, Bulletin d’Organothérapie et de Gérontologie.

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