Descrizione
Valeriana Tintura Madre ha proprietà sedative e favorisce il rilassamento in caso di stress e il sonno.
Valeriana officinalis: la pianta
La chiamano anche amantilla, bardo selvatico, erba gatta, ma per i botanici è semplicemente Valeriana officinalis. E’ presente nelle radure, nei boschi e lungo i declivi prativi delle Alpi e degli Appennini, sino a 2350-2400 metri di altitudine. È una pianta erbacea, perenne, elegante, alta anche più di un metro, dal fusto eretto e robusto, cavo e scanalato; ha foglie composte da dieci, quindici o venti foglioline, ora più larghe, ora più strette, di un bel verde intenso. Alla sommità del fusto si apre un’ombrella compatta di fiorellini bianchi o rosa che si aprono in maggio-giugno, ben evidenti tra la vegetazione circostante. Del resto tutta la pianta si fa notare se non altro per l’odore assai penetrante e non proprio gradevole che essa emana non appena la si sfiora o si tenta di raccoglierne i fiori. Valeriana inoltre ama i siti freschi, un poco umidi.
Millenni e millenni di storia, dunque, per questa pianticella alpina che ancora oggi, malgrado le sofisticate elaborazioni della chimica farmacologica, rimane uno dei validi e celebrati rimedi contro le forme d’ansia, d’angoscia e i lievi squilibri del sistema nervoso; senza contare che il suo uso non provoca sicuramente dannose conseguenze e correlazioni, come spesso accade con farmaci di sintesi.
Valeriana officinalis: uso in fitoterapia
Valeriana è in fitoterapia la pianta centrale nel trattamento dei disturbi minori del sonno transitori ed è indicata negli stati di: eccitazione nervosa, insonnia nervosa, tachicardia nervosa. Secondo l’EMA risulta efficace nel ridurre il tempo di latenza necessario ad addormentarsi, nel ridurre la frequenza dei risvegli notturni, nel prolungare la durata del riposo notturno, migliorando la sua qualità e, conseguentemente, il benessere dell’individuo durante la giornata”. Netta azione ansiolitica.
Valeriana Tintura Madre: come si usa
Per gli adulti, Valeriana Tintura Madre può essere utilizzata come tranquillante se si assumono 50 gocce diluite in acqua 2 volte al giorno dopo i pasti (l’ultima somministrazione va fatta circa 30 minuti prima di coricarsi); per l’insonnia, se si assumono 80-100 gocce circa 30 minuti prima di coricarsi.
Valeriana Tintura Madre: come si usa in associazione
Possibili associazioni d’uso dalla letteratura scientifica: Duraffourd, D’Hervicourt L., Lapraz propongono le loro Gocce per il sonno a base di Tintura Madre di Escolzia, Tintura Madre di Valeriana, gemmoderivato di Tiglio, in ugual dose per un totale di 125 ml consigliando di assumere 100 gocce in un bicchiere d’acqua alla sera prima di coricarsi; in caso invece di Insonnia iniziale (difficoltà ad addormentarsi), la Dott.ssa Campanini riporta: “Tintura Madre di Valeriana e Tintura Madre di Escolzia si possono assumere insieme, in ugual quantità in un flacone unico: 30 gocce diluite in acqua nel tardo pomeriggio e 50 gocce diluite in acqua la sera mezz’ora prima di coricarsi”.
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