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La linfa di betulla potrebbe essere un nostro alleato contro la cellulite e per un drenaggio generale. Scopriamone di più!

     


La linfa di betulla è un trattamento ideale depurativo, diuretico, anticellulitico che può anche sostituire, all’inizio dei trattamenti per la riduzione del peso invernale, ogni altro rimedio. Secondo la metodica del “drenaggio” agisce come drenante generale per l’organismo, soprattutto se associata a gemmoterapici specifici.

Cos’è la Linfa di betulla

Betulla linfa rientra nelle prescrizioni della gemmoterapia, ma non é ne un macerato glicerico ne un gemmoderivato: la linfa infatti non è un tessuto embrionale e non si prepara come i gemmoderivati.

La Linfa di betulla si raccoglie dagli alberi di Betula verrucosa (o “betulla bianca“) seguendo una tecnica particolare: agli inizi di marzo si praticano, sulla parte del tronco esposta a sud delle betulle adulte dei boschi, alcuni fori a circa 1 metro da terra e profondi da 2 a 5 centimetri, leggermente obliqui verso l’alto. In questi fori s’introduce un tubicino attraverso il quale la linfa defluisce nei recipienti posti a terra: è un liquido chiaro, quasi incolore, simile all’acqua (ecco perchè in passato era chiamata anche “acqua di betulla“!). La raccolta risulta più proficua quando le betulle sono di media grandezza, crescono in luoghi elevati e quando l’inverno è stato rigido (Lieutaghi P., 1975). I fori praticati nei tronchi vengono poi richiusi ermeticamente con tappi in legno che assicurano una tenuta stagna permettendo in tal modo una cicatrizzazione ottimale. (Campanini, Dizionario di Fitoterapia).

Una volta raccolta, la linfa fresca viene trasportata in camion frigorifero per evitare ogni rischio di fermentazione, e una volta in laboratorio viene aggiunto ad essa dell’alcol (un terzo di linfa per due terzi di alcol), poi la soluzione viene agitata e titolata al 20% v/v, diluita alla prima decimale (1DH) in alcol al 30%, e si ottiene così Linfa di Betulla 1DH.


Linfa di betulla proprietà

La Linfa di Betulla, ricca in potassio e contenente betullina (come ricordato dal prof. Bruno Brigo nel suo libro “L’uomo, la fitoterapia, la gemmoterapia“) è dotata di proprietà diuretiche che favoriscono sia l’eliminazione di urea, che di acido urico e altri cataboliti, e di proprietà drenanti e ipocolesterolemizzanti.

L’attività urocolitica (che permette di ridurre i livelli di acido urico in circolo) è importante da sottolineare in quanto l’acido urico, prodotto finale del metabolismo delle purine nell’uomo, è una molecola poco solubile che pone problemi all’eliminazione renale; le alterazioni dell’escrezione renale di acido urico rappresentano la causa dell’iperuricemia nel 90% degli individui, e cioè un aumento dei valori di acido urico nel sangue superiori alla norma: questa rappresenterebbe il principale determinante della deposizione a livello articolare e tissutale di urato monosodico. Sintomi frequenti con cui si presenta l’iperuricemia sono: dolori articolari, prurito, articolazioni gonfie ed arrossate, coliche renali, ipertensione arteriosa. La gotta è la conseguenza di un’iperuricemia cronica.

La linfa contiene inoltre una quindicina di oligoelementi (0, 5 g/l), tra cui alcuni con ben note proprietà antiradicaliche, acido malico, glucosio, fruttosio, amminoacidi (glutammina, acido glutammico, isoleucina, valina, asparagina ecc.); questi ultimi determinano un’azione tonica che concorre allo stato di benessere generale determinato dalle proprietà depurative e drenanti.


Linfa di betulla benefici

La Linfa di Betulla, per la sua  attività diuretica e uricolitica è ottimo drenante generale per l’organismo, specialmente se viene associata ad altri gemmoderivati specifici (come ad esempio ginepro o rosmarino). Per un buon drenaggio si può assumere Linfa di betulla 1DH in un bicchiere d’acqua la mattina a digiuno e la sera prima di coricarsi.

Per l’aumentata attività diuretica che determina, può essere utilizzata anche in caso di renella e nella prevenzione della litiasi urinaria (associata ad esempio al faggio).

Essendo la cellulite caratterizzata dall’accumulo di scorie metaboliche sottoforma di tessuto adiposo sclerotico ed eccesso idrico tissutale, in virtù delle sue proprietà Linfa di Betulla è indicata nel trattamento della cellulite in quanto riduce nettamente l’impastamento e la componente dolorosa e contrasta, grazie all’aumento della diuresi, la ritenzione idrica quasi sempre presente. Per queste sue peculiarità e per l’attività ipocolesterolemizzante che la caratterizza, è indicata anche nel trattamento del sovrappeso (associata ad esempio al faggio).

Linfa di betulla è benefica anche per l’apparato osteoarticolare. Grazie ai suoi due principi attivi  Betuloside e Monotropitoside, che per idrolisi liberano salicilato di metile ad attività analgesica e antinfiammatoria, linfa di betulla può essere vantaggiosamente prescritta, assieme ad altri gemmoderivati, anche in reumatologia nel trattamento delle forme artrosiche, in particolare se accompagnate da iperuricemia. Nel trattamento dell’iperuricemia infatti linfa di betulla può essere considerata rimedio di prima scelta, in quanto la sua assunzione regolare per 2-3 mesi ne permette la riduzione del 20-30%.

L’uso topico di linfa di betulla è segnalato nel trattamento dell’afta (Brigo B., op. cit., 1997) e nella calvizie precoce.


Uso e associazioni comuni

Linfa di betulla può essere prescritta dal medico anche assieme ad altri gemmoderivati, a seconda dell’azione richiesta specifica per il paziente in questione e sempre da usarsi in cicli ripetuti di 20 giorni al mese. Ecco qui alcune delle associazioni più comuni:


Posologia

Secondo quanto riportato da Bruno Brigo in “Fitoterapia dalla A alla Z” Linfa di betulla si assume in gocce, generalmente alla dose di 50 gocce una volta al giorno diluite in poca acqua e sorseggiate lentamente 15 minuti prima di colazione. Se cerchi linfa di betulla su Erboristeriacomo.it la trovi qui.


Linfa di betulla e interazioni coi farmaci

È consigliabile prestare attenzione all’uso della Betulla in generale in caso di terapia concomitante a base di farmaci anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici e diuretici. Perciò, qualora si fosse in terapia con qualcuno dei suddetti farmaci, è necessario chiedere consiglio al medico prima di assumerla.


Linfa di betulla: controindicazioni, effetti collaterali, gravidanza

La letteratura non segnala effetti collaterali e tossici derivanti dall’assunzione di linfa di betulla ai dosaggi consigliati. L’estratto della monografia della Commissione E Tedesca sconsiglia di utilizzare la pianta in presenza di edemi causati da insufficienza cardiaca e/o insufficienza renale.

In qualsiasi caso, prima di assumere la linfa di betulla, è buona regola chiedere sempre il consiglio del proprio medico, al fine di individuare la presenza di eventuali controindicazioni o di potenziali rischi per il paziente. A scopo precauzionale, l’uso della linfa di betulla in gravidanza e durante l’allattamento non è raccomandato.

Dott.ssa Laura Comollo


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