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Viola tricolor. Scopri in questo post come purificare la pelle con rimedi naturali noti in fitoterapia, tra cui la viola del pensiero.

     


La viola del pensiero, o viola del pensiero selvatica (in inglese “wild pansy”), o viola tricolor, è originaria delle zone temperate dell’Europa e dell’Asia e appartenente alla famiglia delle Violacee. Di Viola tricolor ne esistono due varietà: una piccola a fiore bianco (Viola tricolor arvensis) e una più grande a fiore violetto (Viola tricolor vulgaris).

La specie originaria di viola del pensiero presenta un fusto eretto e robusto alto anche quaranta centimetri, che da aprile a ottobre produce piccole corolle sorrette da lunghi ed esili piccioli. Questi fiori sono giallo-oro, sfumati di bianco o di viola nella parte superiore ed emanano un delicato profumo. La fascia altimetrica occupata dalla Viola tricolor va dai 500 ai 1000 metri e, in qualche zona, appare anche a maggior altitudine; ama particolarmente il sole.

In erboristeria di essa si usano le parti aeree di Viola tricolor arvensis raccolte durante la fioritura ed essiccate, contenenti al minimo 1,5% di flavonoidi espressi come violantina. I fiori essiccati contengono: mucillagini, derivati salicilici (gaulterina) ad attività antinfiammatoria, tracce di saponine e sostanze minerali.

Come erborista mi sento, prima di inoltrarci nel discorso, di fare una precisazione: sulle nostre Alpi Italiane vegetano in modo preminente 6 tipi di viola: Viola biflora o violetta gialla, Viola calcarata o viola farfalla, Viola hirta o violetta senza odore, Viola labraedorica o viola del Labrador, Viola odorata o viola mammola e Viola tricolor o viola del pensiero selvatica. Non confondiamoci!

Viola tricolor: attività principali e impiego terapeutico

Le attività principali di Viola tricolor sono:

  • depurativa,
  • diuretica,
  • analgesica,
  • eudermica.

E’ raccomandata come impiego terapeutico in caso di:

  • dermatosi (acne, impetigo, psoriasi, prurito, ulcerazioni, crosta lattea),
  • forme reumatiche,
  • patologie dell’apparato urinario.

La Commissione E tedesca riporta le seguenti indicazioni terapeutiche:

  • infiammazioni cutanee,
  • affezioni dermatologiche di natura seborroica (cuoio capelluto), eczema;
  • acne moderata;
  • come depurativo.

Viola tricolor per purificare la pelle e il sangue

I fiori, ricchi in flavonoidi e antociani, si caratterizzano per la proprietà di contribuire a migliorare il microcircolo tissutale. Ancora alla presenza di flavonoidi si ascrivono le proprietà diuretiche, depurative, emollienti e antipruriginose, già conosciute da tempo, che rendono la pianta particolarmente valida nel trattamento delle affezioni cutanee quali eczema, acne, psoriasi, crosta lattea ecc.

E’ risaputo che per combattere i disordini biologici e metabolici che accompagnano certe affezioni cutanee è estremamente importante favorire l’eliminazione delle tossine da parte dell’organismo, attraverso quelli che possono essere considerati gli emuntori naturali: fegato, reni, intestino, pelle, in quanto il funzionamento difettoso di tali emuntori ostacola l’eliminazione delle tossine prodotte dall’organismo. Grazie all’attività globale sull’organismo, ma anche elettiva sul tessuto cutaneo (e quindi sulla pelle), Viola tricolor risulta particolarmente efficace in quanto in grado di potenziare in modo blando l’attività epatica, la secrezione biliare, la diuresi e di contrastare validamente l’eccessiva secrezione delle ghiandole sebacee.

Tali caratteristiche ne fanno una pianta particolarmente adatta al drenaggio: non a caso la medicina popolare vedeva nella pianta un “depurativo del sangue” in grado cioè di stimolare il metabolismo. Per queste caratteristiche rientra nelle formulazioni da attuare nelle cosiddette cure depurative primaverili ove risulterà particolarmente efficace per quei soggetti che facilmente presentano manifestazioni cutanee. Una formulazione depurativa assai valida prevede l’associazione di Viola tricolor, Arctium lappa, Cynara scolymus. Si potrebbe annoverare anche fumaria.

L’azione antinfiammatoria (dovuta in primis all’acido salicilico e gaulterina che contiene), diaforetica e diuretica la renderà inoltre preziosa come coadiuvante nel trattamento delle forme reumatiche e nell’arteriosclerosi che si accompagnano a dermatosi.


Per una pelle perfetta

Tintura Madre di Viola tricolorè preparata dalla pianta intera fresca (titolo 45°). Se ne assumono 50 gocce, diluite in acqua, 1-3 volte al dì. Si usa generalmente per l’azione dermopurificante, utile per purificare la pelle in caso di acne, dermatiti, foruncoli, orticarie, impetigine.

Tintura Madre di Viola tricolor si può utilizzare da sola oppure associandola ad altre piante per sfruttarne l’azione sinergica. In letteratura scientifica si possono trovare alcuni spunti.

Una formulazione classica particolarmente consigliata in fitoterapia per il trattamento della dermatosi in genere e quindi anche per l’acne, riportata anche dalla Dott.ssa Campanini nel suo “Dizionario di Fitoterapia e piante medicinali“, è quella composta da Tintura Madre di carciofoTintura Madre di bardana, Tintura Madre di viola tricolor da utilizzare in uguali parti in flacone unico. In base alla posologia può essere utilizzata in duplice modo:

  • per il drenaggio: è una formulazione depurativa di prima scelta in quanto è in grado di manifestare sia un’attività globale sull’organismo sia elettiva sul tessuto cutaneo. Questo trio di piante possiede infatti proprietà diuretiche, diaforetiche e colagoghe tali da giustificare in pieno la fama di piante depurative e di regolarizzare così la secrezione delle ghiandole sebacee. La tecnica del drenaggio ha il fine di aumentare in modo equilibrato le funzioni fisiologiche globali di depurazione dell’organismo e di determinare, quindi, un’azione disintossicante profonda atta a riequilibrare l’omeostasi interna. In questo caso ecco la posologia per un buon drenaggio: vanno assunte 30 gocce diluite in acqua 2 volte al giorno per 20 giorni o comunque per non più di 2-3 settimane;
  • per la fase terapeutica: cambia la posologia di assunzione rispetto al solo drenaggio, in modo da agire in maniera più netta sul “terreno”, senza timore a questo punto di provocare un aggravamento della sintomatologia. La posologia sarà quindi la seguente: 50 gocce diluite in acqua 3 volte al giorno per almeno 2 mesi;

esempio di schema terapeutico consigliato in fitoterapia: assumere prima le 30 gocce diluite in acqua per 2-3 volte al giorno per 2-3 settimane, quindi passare a 50 gocce 3 volte al giorno.

Tetau invece riporta questa formulazione dermopurificante, consigliata ad esempio per la foruncolosi: Tintura Madre di bardana, Tintura Madre di viola tricolor, Tintura Madre di tarassaco, in uguali parti per raggiungere 125 ml totali, in flacone unico. Uso: 50-70 gocce, diluite in poca acqua e sorseggiate lentamente, a digiuno la mattina e prima dei 2 pasti. Per l’eventuale trattamento topico, per i foruncoli ad esempio il Chiereghin (2005) consiglia di usare olio di iperico puro oppure come cosmeceutico ti consigliamo Sebo lift trattamento antiimperfezioni e il nostro detergente e crema-gel pelli impure alla portulaca oppure il siero e crema alla bava di lumaca pura.

Una formulazione dermopurificante storica, di Bergeret e Tétau (La Nuova Fitoterapia, 1983) prevede l’associazione di Tintura Madre di bardana, Tintura Madre di viola tricolor, Tintura Madre di fumaria, in uguali parti per raggiungere 125 ml totali, in flacone unico. Bardana è il tipico rimedio delle disfunzioni anche infiammate della pelle, viola tricolore è antichissimo rimedio delle dermatosi e fumaria agisce come drenante dermico. Dosi: 50-70 gocce mattina, mezzogiorno e sera a digiuno. Diluire il prodotto in poca acqua e bere a piccoli sorsi trattenuti ogni volta per circa 1 minuto sotto la lingua per privilegiare un primo assorbimento da parte della mucosa orale. Nell’adolescente la dose singola sarà di 10-45 gocce. Questa formulazione il Chiereghin (2005) la riporta anche per l’impetigine.

Per chi volesse sfruttare le proprietà sfiammanti e di regolazione della secrezione sebacea di Viola tricolor sulla pelle grassa, può anche preparare un infuso di viola tricolor e miscelarlo con dell’argilla verde fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso, detergere il viso e poi applicare questa maschera sulle parti interessate. Lasciate in posa 10-15 minuti, poi rimuovete con acqua tiepida.


Viola tricolor Tintura madre: ha controindicazioni?

No, la letteratura non segnala effetti secondari e tossici alle dosi terapeutiche, a meno che non vi sia una particolare sensibilità individuale.

Dott.ssa Laura Comollo


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