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Scopri tutto sull’olio per massaggio in aromaterapia e i suoi benefici su corpo e mente.

     


Il massaggio è una terapia antica, nonché la forma più antica e più importante di aromaterapia. E’ un’estensione dell’istintivo bisogno di toccare la parte del corpo che duole e di strofinarla, come facciamo quando riportiamo una contusione. Gli antichi quando praticavano il massaggio usavano sempre gli oli, che erano quasi sempre aromatizzati.

Il massaggio agisce sulla colonna vertebrale, sui muscoli, sulla pelle, sui vasi sanguigni, sui nervi, sulle articolazioni e sulle ossa. Nel massaggio aromatico gli oli non solo penetrano nella pelle, rendendo la pelle più morbida e ricettiva, evitandone l’inaridimento e alleviando i problemi cutanei legati all’invecchiamento, ma accrescono il beneficio del massaggio stesso e grazie al loro profumo esercitano un’azione sulla psiche. Praticare il massaggio è piacevole, riceverlo è rilassante; è un ottimo sistema per eliminare lo stress e la tensione cui la vita quotidiana ci sottopone. Questo vale per tutte le età: ad esempio utilissimo è l’olio per massaggio relax per i neonati, per rilassarli e coccolarli.

Come si prepara un olio per massaggio aromaterapico?

Le miscele per il massaggio prevedono due ingredienti fondamentali: l’olio essenziale e l’olio vegetale (noto in questo contesto come “olio vettore”). L’olio vettore funge da veicolo delle miscele di essenze, che quindi possono venire diluite a piacere e applicate per via esterna come un comune olio per massaggio. La scelta dell’olio vegetale sarà determinata in parte dal prezzo, in parte da altre considerazioni. Se ad esempio si desidera un olio vettore che nutra la pelle si può usare l’olio di avocado o di germe di grano, che sono particolarmente ricchi di vitamine; in sé però sono un po’ pesanti, perciò è opportuno mescolarli con un olio vegetale più leggero, così il vettore sarà nutriente senza essere pesante. Di solito una regola semplice per il calcolo è una goccia di essenza in 2 grammi di olio vegetale. Per conservare l’aroma il più a lungo possibile occorre “fissarli”. Il migliore fissativo in assoluto è l’olio di sandalo, però è molto efficace anche il patchouli.


Olio vegetale: proprietà

Le principali funzioni cosmetiche attribuite all’olio vegetale puro (non raffinato!) riguardano le azioni: emolliente (miglioramento della morbidezza cutanea), nutriente (effetti eudermico ed eutrofico, che donano all’epidermide una complessiva sensazione di benessere), restitutiva (in generale gli oli vegetali sono piuttosto simili al sebo cutaneo, per cui risultano estremamente efficaci nel reintegrare le barriere fisiologiche spesso interrotte, scarse o assenti), idratanti (riducono l’evaporazione dell’acqua dall’epidermide) e protettivi nei confronti delle sostanze e dei microrganismi presenti nell’ambiente esterno.

Gli oli sono ingredienti fondamentali nella preparazione dei cosmetici nutrienti, rassodanti (per mantenere la levigatezza e l’elasticità) e antirughe, nonché per prevenire le smagliature; in questi casi gli oli vegetali maggiormente impiegati sono quelli di avocado, borragine, germe di grano, iperico, oliva, mandorle dolci, rosa mosqueta, vinaccioli, soia, jojoba.


Olio vegetale: cosa è, quali e quanti sono

Gli oli vegetali utilizzati in cosmesi sono numerosi. L’olio di calendula, arnica, carota e iperico in realtà sono definiti “estratti oleosi“, o “oleoliti” in quanto sono estratti ottenuti per macerazione di piante, foglie o fiori officinali in olio vegetale (degli oleoliti ne parliamo qui); gli oli propriamente detti sono puri e unicamente ricavati con sistemi fisici (spremitura). Di solito gli oli da massaggio più utilizzati sono:

  • olio di ricino: per pelle secca, screpolata o fessurata, per capelli con permanente, per ammorbidire calli e duroni; previene la formazione di eccessi di tessuto cicatriziale ed è spesso raccomandato come applicazione calda per dolori di schiena, dolori mestruali, mastiti. Per approfondire vedi qui;
  • olio di rosa mosqueta: per pelli secche, desquamate e fessurate, invecchiate, psoriasi, eczema, pelle pigmentata, cicatrici; utilizzare dopo scottature o traumi, vene varicose. Evitare in caso di pelli grasse e acneiche, irrancidisce in fretta;
  • olio di oliva extravergine: per pelle secca e disidratata, condizioni infiammatorie cutanee, pelli acneiche, condizioni reumatiche, cura dei capelli; calmante per la cura delle unghie e dei capelli; ingrediente per linimenti per dolori muscolari. Dovrebbe essere pressato a freddo e filtrato senza l’utilizzo di solventi. Utilizzato con oli essenziali molto profumati e per produrre oleoliti;
  • olio di jojoba: giallo oro, ricco, leggero (è una cera liquida); per tutti i tipi di pelle, in particolare per pelli infiammate e sensibili, acne, dermatiti. L’eccesso di sebo (pelle e capelli grassi) si dissolve nella jojoba. L’acido miristico è antiinfiammatorio, e così potrebbe essere un buon olio di base per reumatismi e artrite. Dovrebbe essere pressato a freddo e filtrato senza l’uso di solventi. Se vuoi sapere di più sull’olio di jojoba;
  • olio di nocciola: giallo leggero, leggermente astringente e tonificante. Per pelli grasse, acneiche o combinate. Tonifica la pelle aiutando a mantenere elasticità e tono. Aiuta a rafforzare i capillari e può così essere di aiuto per le vene varicose. Incoraggia la rigenerazione cellulare e stimola la circolazione. Dovrebbe essere pressato a freddo e filtrato senza l’uso di solventi. Viene assorbito velocemente;
  • – olio di avocado: molto denso e pesante, verde profondo a causa della presenza di clorofilla. Se l’olio è giallo chiaro è di cattiva qualità. Nutriente e protettivo per pelli secche e disidratate, eczema, cheratosi solare, e per migliorare l’elasticità. Estratto per pressione meccanica. Molto penetrante. Meglio se usato in mix con altri oli, al 10%. Ottimo come base per oleoliti. Non utilizzare su pelli sensibili;
  • olio di mandorla dolce: giallo chiaro limpido, odore leggero di noce. Viscosità media, la qualità di spremitura a freddo è più densa e dal sapore più forte. Per tutti i tipi di pelle, soprattutto per pelli secche e irritate, eczematose in quanto contribuisce a diminuire il prurito, la secchezza, il dolore e l’infiammazione. Dovrebbe essere pressato a freddo. Sul mercato si trova spesso il prodotto raffinato. Molto lubrificante ma non molto penetrante, cosa che lo rende un buon olio da massaggio e protettivo. Utilizzare al 100%;
  • olio di cocco: proveniente dalla noce di cocco; non deve essere raffinato. Non blocca i pori della pelle ed è quindi un olio carrier ideale per pelli unte o con problemi. E’ un carrier ottimo per l’estate, non irrancidisce ed è sterilizzato, ed è quindi più consigliabile quando si abbia a che fare con pelli danneggiate o già infette. Per pelli secche, prurito, sensibilità, ed è un aiuto per l’abbronzatura. Dall’olio di cocco si può produrre un altro olio molto usato: l’olio di monoi;
  • olio di canapa: ottenuto per spremitura a freddo dei semi di Canapa sativa, viene utilizzato come restitutivo per pelli secche e come olio da massaggio o come ingrediente per i saponi;
  • olio di sesamo: olio ottenuto dai semi di Sesamum indicum. Ha una buona resistenza al calore, per cui è utilizzato abbondantemente nelle tecniche ayurvediche ove si suole intiepidire l’olio prima dei trattamenti di massaggio.

Olio per massaggio vegetale: altri usi

Gli oli vegetali possono essere usati da soli o in miscela, anche con oli essenziali, per il massaggio e per la pelle, ma anche per produrre gli oleoliti e per la preparazione degli unguenti.

Per preparare un unguento basta avere a disposizione oli essenziali, cera d’api e olio vegetale e mescolarli nelle giuste proporzioni. La miscela prevede una parte di cera e quattro parti di olio. Olio e cera vanno riscaldati insieme in un piatto posto su una casseruola contenente acqua calda. Quando la cera fonde togliete il piatto dalla casseruola. Quando la miscela comincia a solidificarsi tutt’intorno, aggiungete le essenze, mescolate e versate il tutto in un recipiente che immergerete in acqua fredda per accelerare il processo di raffreddamento. L’essenza viene aggiunta all’ultimo momento perchè possa evaporare il meno possibile prima che l’unguento si solidifichi. Per un unguento morbido usate 5 parti di olio, una parte di cera d’api e una parte di vaselina (che attualmente, per gli amanti del bio, si può sostituire con un composto naturale a base di olio di ricino e cera carnauba). Conservare in vasi ben chiusi.

Dott.ssa Laura Comollo


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Bibliografia:
  • Manuale di cosmetologia: Dalla dermocosmesi funzionale alla cosmeceutica- Di Umberto Borellini;
  • Manuale di aromaterapia. Proprietà e uso terapeutico delle essenze aromatiche- Di Robert Tisserand;
  • Il grande manuale dell’aromaterapia- di Marco Valussi;
  • Trattato di aromaterapia- di P. Shelley

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