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Echinacea: proprietà ed uso che sarebbe utile conoscere, sia in erboristeria che in cosmesi, relativamente a questo valido aiuto per rafforzare il sistema immunitario e non solo…! Ne parleremo in questo post.

     


Le Echinacee sono piante erbacee poliennali originarie del Nord America, con riposo vegetativo invernale, che appaiono dalla primavera inoltrata all’autunno e fioriscono tra giugno e agosto; i fiori disseccano in autunno. Di Echinacea in erboristeria le parti usate sono: radice (E. Pallida, E. Angustifolia, E. Purpurea), parti aeree fiorite (E. purpurea).

L’uso medicinale di Echinacea si deve agli indigeni del Nord America che consideravano Echinacea angustifolia una pianta estremamente valida nel trattamento di varie affezioni o accidenti. Essendo Echinacea angustifolia di difficile reperimento spesso viene purtroppo sofisticata; per lungo tempo tra l’altro è stata confusa con Echinacea PallidaEchinacea Purpurea invece era stata già utilizzata in passato con analoghe indicazioni della E. angustifolia, della quale può essere considerata un valido sostituto.

Echinacea proprietà e benefici

Le preparazioni a base di Echinacea sono note per le loro proprietà immunobiologiche caratterizzate da aumento delle difese organiche tramite stimolazione aspecifica del sistema immunitario. In particolare, è considerata un profilattico contro le infezioni virali perché accresce la resistenza dell’organismo nel corso di infezioni acute e croniche in quanto stimola la produzione endogena di interferone. Questa attività immunostimolante nasce dalla sinergia del suo fitocomplesso, e quindi dall’azione combinata di più principi attivi. La ricerca farmacologica ha confermato che le piante del genere Echinacea hanno la capacità di stimolare l’attività del sistema immunitario, potenziando le funzioni delle cellule natural killer e la citotossicità anticorpi-dipendente delle cellule mononucleari del sangue periferico. Echinacea per queste proprietà immunostimolanti:

  1. si usa abitualmente nella profilassi delle malattie da raffreddamento e negli stati febbrili;
  2. si è dimostrata efficace anche nel trattamento delle allergie, delle ferite a difficile guarigione, eczemi, bruciature, psoriasi, herpes simplex e come preventivo nella predisposizione alle infezioni;
  3. è attiva anche nel trattamento delle infezioni da Candida albicans, infezioni croniche delle vie respiratorie, prostatiti e poliartriti;
  4. ha dimostrato di potenziare gli effetti di farmaci antimicotici e di contrastare l’immunodepressione determinata da terapie antibiotiche;
  5. trova indicazione anche come adiuvante nelle infezioni urinarie croniche.

Per aumentare le difese organiche – scrive il Chiereghin nel suo libro di Fitoterapia – sono sufficienti già piccole dosi (10-20-50 gocce) di Tintura Madre di Echinacea ogni 2 ore nel primo e secondo giorno di malattia, e successivamente 3 volte al giorno almeno per 10 giorni. Interessante risulta inoltre l’utilizzo di Echinacea, in virtù delle proprietà antinfiammatorie, come coadiuvante nella terapia di prostatiti e uretriti e anche le forme poliartritiche risentono positivamente della terapia con estratti alcolici di Echinacea.

Queste indicazioni sono riconosciute dalla Commissione E tedesca, dall’OMS, dall’ESCOP (European Scientific Cooperative on Phytoterapie, dalla United States Pharmacopoeia. In particolare:

  1. Echinacea e malattie alle vie respiratorie: le preparazioni di Echinacea possono essere impiegate sia in modo preventivo che nella malattia in atto, e in questo caso vanno assunte ai primissimi sintomi. Se ne indica l’uso, infatti, nella profilassi e nel trattamento coadiuvante delle infezioni recidivanti delle vie respiratorie in quanto la pianta è in grado di rafforzare le difese dell’organismo nei confronti delle malattie da raffreddamento, delle sindromi influenzali, e delle affezioni che interessano delle vie respiratorie superiori. Una metanalisi pubblicata nel 2007 ha confermato l’effetto preventivo di echinacea e l’effetto sulla riduzione della durata di malattia e dell’intensità dei sintomi: con il suo uso si verifica inoltre la graduale scomparsa della sintomatologia con conseguente miglioramento significativo del quadro clinico. Ciò viene confermato anche dalla pratica clinica del Dott. Weiss che consiglia di somministrare ai primi sintomi 50 gocce di Tintura Madre di Echinacea ogni mezz’ora per 3 volte e quindi di proseguire con una posologia di 50 gocce 3-4 volte al giorno per svariati giorni.
  2.  Echinacea ed herpes simplex: per il trattamento generale di Herpes simplex sempre il Chiereghin (2005) scrive: “il trattamento generale prevede l’impiego di Tintura Madre di Echinacea alla dose di 30 gocce almeno 2 volte al giorno, a digiuno; del gemmoderivato di Ribes nigrum per la sua valenza antinfiammatoria e del gemmoderivato di tiglio (Tilia tomentosa) perché spesso la componente psicosomatica non è da sottovalutare”.

Preparati a base di Echinacea: cosa puoi trovare su Erboristeria Como

  • La Tintura Madre di Echinacea è preparata dalla pianta intera fresca (titolo 55°). Si ottiene sia dall’E. angustifolia (nostro caso) sia dall’E. Purpurea. Si consiglia di assumere 30-50 di echinacea gocce diluite in acqua 1-3 volte al giorno e di trattenere in bocca un minuto prima di deglutire (cicli di 2 mesi su 3 oppure cicli di 15 giorni al mese);
  • Fitoaerosol e spray nasale a base di Echinacea utili per le problematiche delle vie respiratorie:  fitoaerosol e fitoaerosol juniorfitoialo spray nasale;
  • Fitosostegno per rafforzare il sistema immunitario (a base di erica che ha azione immunomodulante, echinacea che ha azione immunostimolante e uncaria). Questo sciroppo è molto utile soprattutto come preventivo.

Preparati della pianta somministrati in polvere sotto forma di capsule risulterebbero secondo alcuni autori meno efficaci perchè non riuscirebbero a stimolare il tessuto linfatico del pavimento buccale.


Echinacea uso esterno: il ruolo dell’echinacea in cosmesi

L’uso esterno di Echinacea è legato alla capacità cicatrizzante e riepitelizzante della pianta, unitamente alle proprietà antinfiammatorie, antisettiche e decongestionanti. Viene pertanto impiegata nel trattamento di ulcere, ferite infette, ustioni, afte e dermatiti.

Ricerche scientifiche su Echinacea in campo cosmetico segnalano in particolare un’attività:

  • anti-jaluronidasica diretta (capacità di echinacea di inibire l’enzima jaluronidasi, indirettamente responsabile della diffusione dei batteri e della loro proliferazione nei tessuti);
  • anti-jaluronidasica indiretta, che si attua stimolando la proliferazione dei fibroblasti (sembra che l’acido cicorico, presente nel fitocomplesso, stimoli l’attività fagocitaria dei macrofagi e sia in grado anche di inibire la jaluronidasi e di proteggere il collagene dalla degradazione operata dai radicali liberi di ossigeno);
  • antinfiammatoria e cicatrizzante (grazie alla frazione polisaccaridica del fitocomplesso).

L’impiego cosmetico segnalato dal prof. G.Proserpio, in preparazioni al 5-10% prevede un utilizzo della pianta nel trattamento delle pelli secche, aride, screpolate, post acneiche (azione dermopurificante) e come rassodante nelle pelli rilassate, in particolare durante la gravidanza e nel post parto. Manifesta infatti azione epitelizzante, levigante, antirughe, antismagliature e rassodante. Può essere associata a Equiseto e ginseng per l’azione elasticizzante cutanea, oppure a calendula, camomilla, iperico per l’azione epitelizzante e levigante.

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Echinacea: tossicità, interazioni, effetti secondari

Le preparazioni ottenute da piante del genere Echinacea sono considerate generalmente sicure e ben tollerate se usate in modo adeguato. L’unica segnalazione: potrebbero verificarsi reazioni allergiche nelle persone con allergia accertata alle Asteracee, particolarmente con l’assunzione di preparati ottenuti dalle parti aeree di E. purpurea.

Si consiglia di utilizzare in genere le specie di echinacea per non più di otto settimane continuative. E’ buona norma attuare “finestre terapeutiche“: ad esempio somministrare tre settimane al mese in modo da non sovrastimolare il sistema immunitario. Secondo quanto segnalato da EMEA, E. purpurea e pallida (radice) andrebbero impiegate per non più di dieci giorni.

L’uso delle specie di Echinacea, secondo EMEA e la Commissione E tedesca, è controindicato nelle malattie sistemiche progressive quali collagenopatie, sclerosi multipla, tubercolosi, HIV, e altre malattie autoimmuni.

Dott.ssa Laura Comollo


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