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Caffè verde: proprietà e benefici di un caffè naturale non tostato che si è rivelato anche un brucia grassi naturale: scoprili in questo post.

     


Il classico caffè che noi conosciamo è costituito dai semi maturi essiccati di Coffea arabica, C. canephora, C. iberica ed altre specie di Coffea. Le piante sono piccoli alberi sempreverdi ampiamente coltivati in varie parti del mondo, tra cui Brasile, Sud America e Kenya. Il frutto viene privato dei suoi semi e questi essiccati e tostati per sviluppare il caratteristico colore, odore, sapore.

I semi del caffè contengono caffeina (1-2%) e tracce di teofillina e teobromina (alcaloidi purinici). Queste sono presenti in combinazione con l’acido clorogenico nei semi verdi. La tostatura provoca la decomposizione dell’acido clorogenico in acido chinico e acido caffeico rilasciando gli alcaloidi liberi. La torrefazione trasforma quasi completamente il derivato nicotinico trigonellina, presente nei semi verdi in una percentuale di circa 0,25-1%, in acido nicotinico. Gli oli volatili e i tannini conferiscono l’odore e l’aroma caratteristico del caffè. E il caffè decaffeinato? Il caffè decaffeinato contiene fino allo 0.08% di caffeina ed è ottenuto rimuovendo la caffeina generalmente attraverso una percolazione acquosa prima della torrefazione.

E’ stato stimato che il consumo di bevande può fornire, in media, le seguenti quantità di caffeina per tazza: caffè espresso 40-60 mg, caffè decaffeinato 2-4 mg, tè 40 mg, cacao 5 mg.

Caffè verde: che cos’è

Il caffè verde consiste nei semi non tostati di diverse specie del genere Coffea lasciati essiccare al sole. Nel caffè verde è presente una quantità maggiore di acido clorogenico (un antiossidante), generalmente ridotta dal processo di tostatura.
Per questo si suppone che esso abbia benefici superiori al comune caffè e, dopo essere divenuto popolare a scopo dimagrante. Varie campagne pubblicitarie e blog parlano di poprietà miracolose del caffè verde  e lo consigliano in caso di diabete, ipertensione e perfino nel morbo di Alzheimer e nelle infezioni batteriche, ma noi riteniamo che non vi siano ancora evidenze scientifiche sufficienti per affermare ciò.


Caffè verde VS Caffè nero: cosa contiene il Caffè verde

– caffeina e acido clorogenico:

come è noto, la caffeina è un alcaloide che inibisce l’enzima fosfodiesterasi, con conseguente aumento dei livelli di AMP ciclico e successivo rilascio di adrenalina, stimolando il sistema nervoso centrale: questo effetto viene sfruttato anche in medicina, normalmente in combinazione con altri agenti terapeutici, in diverse preparazioni analgesiche.

Rispetto al caffè nero, il caffè verde ha un contenuto di caffeina minore, che però una volta assunta viene assimilata in modo più lento e graduale rispetto alla caffeina del caffè tostato. Ciò accade perché nei semi verdi la caffeina è legata all’acido clorogenico, il quale fa sì che essa rimanga in circolo più a lungo. In pratica, con una tazzina di caffè nero, la caffeina agisce entro mezz’ora risvegliandoci dal torpore, ma poi l’effetto svanisce nel giro di qualche ora. Con il caffè verde, invece, la caffeina viene rilasciata gradualmente, a livello delle mucose gastriche, per poi rimanere nel sangue di più, con un effetto stimolante del metabolismo più prolungato e minori effetti collaterali;

l’acido clorogenico contenuto nel caffé verde (1):

  • vanta potente azione antiossidante (2),
  • sembra regolare la pressione arteriosa (attenuando lo lo stress ossidativo, si ha la riduzione della pressione sanguigna attraverso una migliore funzione endoteliale e biodisponibilità dell’ossido nitrico nella vascolarizzazione arteriosa) (3),
  • agisce sul metabolismo di grassi e zuccheri (4)
  • normalizza i livelli di colesterolo, prevenendo il rischio di malattie cardiovascolari,
  • favorisce il transito intestinale
  • viene trasformato infine a livello intestinale in acido caffeico che vanta proprietà antinfiammatorie. Qui riassunti trovi i recenti studi dell’attività biologica e farmacologica dell’acido clorogenico.

– sali minerali, vitamine e polifenoli (antiossidanti) in concentrazioni più elevate rispetto al caffè nero e al tè

– il pH: rispetto al caffé nero, il caffè verde è meno acido: pH 5 del caffé verde contro pH 3,5 del caffè tostato, per cui risulta meno dannoso nei confronti della mucosa gastrica.


Caffè verde proprietà

Il caffè verde viene utilizzato come integratore se si vuole perdere peso, poiché contiene un mix di principi attivi che agiscono stimolando il metabolismo e limitando l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi.

La caffeina del caffè verde agendo da stimolatore del metabolismo:

  • impedisce alle mucose intestinali di assimilare parte degli zuccheri ingeriti, limitandone quindi l’assorbimento. Questo significa un minor livello di zuccheri nel sangue, quindi la prevenzione dei picchi glicemici elevati che comportano un rallentamento del metabolismo e la formazione di grasso addominale. Inoltre, fa sì che gli zuccheri già assimilati e trasformati in glicogeno dal fegato non tornino nel sangue sotto forma di glucosio aumentando la glicemia e rallentando quindi il metabolismo.
  • assieme ai polifenoli (di cui è particolarmente ricco il chicco verde) e alle metilxantine riduce trigliceridi e colesterolo nel fegato, limitandone l’assorbimento e facendo quindi accumulare meno adipe. In definitiva il caffè verde è un vero e proprio brucia grassi. Questo secondo uno studio condotto all’Università di Cranston in Pennyslvania.
  • aiuta anche la concentrazione mentale e la resistenza fisica, contrastando la stanchezza, proprio grazie al suo lento assorbimento e al rilascio prolungato (5)

Quanta caffeina possiamo consumare senza correre rischi?

In attesa di un’armonizzazione a livello europeo dei limiti massimi sicuri di assunzione di sostanze diverse da vitamine e minerali, la Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute ha fissato a 200 mg l’apporto massimo giornaliero di caffeina con gli integratori alimentari (leggi qui la nota) ed estende il livello di protezione alle donne in allattamento. La nota riprende e amplia le indicazioni fornite dall’agenzia europea per la sicurezza alimentare EFSA nel parere scientifico pubblicato il 27 maggio 2015, che fissavano a 400 mg l’assunzione giornaliera da tutte le fonti per il consumatore adulto e a 200 mg l’apporto in una singola razione.


Come consumare il caffè verde: dosi giornaliere, controindicazioni, farmacovigilanza

Poiché i prodotti in commercio presentano dosi diverse di caffè verde, per la loro assunzione occorre riferirsi a quanto riportato sulle confezioni. Di solito in commercio si trovano bustine solubili o da infusione, compresse, capsule e anche altri prodotti composti da vari principi attivi che agiscono in modo sinergico tra loro. Attenzione però al contenuto in caffeina di molti integratori in commercio ed al dosaggio, perchè oltre l’apporto massimo consentito questi potrebbero causare gli effetti indesiderati correlati alla presenza della caffeina: insonnia, nervosismo, disturbi gastrointestinali, tachicardia, tachipnea e il consumo di elevate quantità di caffè verde potrebbe anche causare cefalea, ansia, agitazione e aritmie. Clicca qui per la farmacovigilanza.

Vedi qui anche le proprietà del Tè verde, con gli ultimi studi aggiornati.

Dott.ssa Laura Comollo


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Bibliografia:
  1. Chlorogenic acid and its role in biological functions: an up to date – Jae Kwang Kim1 and Sang Un Park*,2, 2019
  2. The potential effects of chlorogenic acid, the main phenolic components in coffee, on health: a comprehensive review of the literature – Tajik N1, Tajik M2, Mack I1, Enck P3, 2017
  3. Chlorogenic Acid: The Conceivable Chemosensitizer Leading to Cancer Growth Suppression – Mifetika Lukitasari, BSN, MSc,1,2 Dwi Adi Nugroho, MD, MSc,2 and Nashi Widodo, PhD2,3, 2018
  4. The blood pressure-lowering effect and safety of chlorogenic acid from green coffee bean extract in essential hypertension – Watanabe T1, Arai YMitsui YKusaura TOkawa WKajihara YSaito I, 2006
  5. Antihypertensive effects and mechanisms of chlorogenic acids – Zhao Y1, Wang JBallevre OLuo HZhang W 2012 Apr;35(4):370-4. doi: 10.1038/hr.2011.195. Epub 2011 Nov 10.
  6. Roles of Chlorogenic Acid on Regulating Glucose and Lipids Metabolism: A Review- Shengxi Meng, 1 Jianmei Cao, 1 , 2 Qin Feng, 1 Jinghua Peng, 1 and Yiyang Hu 1 , 3 ,*, 2013
  7. Coffee Abundant in Chlorogenic Acids Reduces Abdominal Fat in Overweight Adults: A Randomized, Double-Blind, Controlled Trial – Watanabe T1, Kobayashi S2, Yamaguchi T2, Hibi M3, Fukuhara I4, Osaki N2, 2019
  8. The effect of green-coffee extract supplementation on obesity: A systematic review and dose-response meta-analysis of randomized controlled trials- Gorji Z1, Varkaneh HK2, Talaei S3, Nazary-Vannani A4, Clark CCT5, Fatahi S6, Rahmani J2, Salamat S7, Zhang Y8, Phytomedicine, 2019.
  9. Effect of Chlorogenic Acids on Cognitive Function: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled Trial- Saitou K1, Ochiai R2, Kozuma K3, Sato H4, Koikeda T5, Osaki N6, Katsuragi Y7.  2018 Sep 20;10(10). pii: E1337. doi: 10.3390/nu10101337.

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